Lo Skall a Venezia

Mercoledì 2 aprile 2014 dalle 17, nella suggestiva sala romana del Ristorante Burchiello di Oriago di Mira, in Provincia di Venezia, ha avuto luogo un incontro per fare il punto su alcuni aspetti legati al settore del turismo; l’incontro, organizzato dallo Skal International Venezia, dal CISET – Centro Internazionale di Studi sull’Economia Turistica e da Manageritalia Veneto, ha visto gli interventi dell’avvocato Pietro Bembo di Eurojuris Italia, del professor Antonio Percario, concillor internazionale Skal Italia e del dottor Maurizio Gasparin, Direttore del Dipartimento EE.LL. Persone Giuridiche e Controllo Atti – Gestioni Commissariali e Post Emergenziali Statistica Grandi Eventi della Regione Veneto.
Mercoledì 2 aprile 2014 dalle 17, nella suggestiva sala romana del Ristorante Burchiello di Oriago di Mira, in Provincia di Venezia, ha avuto luogo un incontro per fare il punto su alcuni aspetti legati al settore del turismo; l’incontro, organizzato dallo Skal International Venezia, dal CISET – Centro Internazionale di Studi sull’Economia Turistica e da Manageritalia Veneto, ha visto gli interventi dell’avvocato Pietro Bembo di Eurojuris Italia, del professor Antonio Percario, concillor internazionale Skal Italia e del dottor Maurizio Gasparin, Direttore del Dipartimento EE.LL. Persone Giuridiche e Controllo Atti – Gestioni Commissariali e Post Emergenziali Statistica Grandi Eventi della Regione Veneto.

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L’appuntamento è iniziato con i saluti del Presidente dello Skal Internatiol Venezia, il dott. Armando Ballarin, che ha ringraziato i relatori per la loro disponibilità ed i presenti, fra cui vi era un’ampia platea formata dai ragazzi frequentanti il Master Universitario di Economia e Gestione del Turismo organizzato in collaborazione fra l’Università Cà Foscari ed il CISET. Il Presidente, dopo aver salutato il dottor Maurizio Vianello, Presidente della Faita FederCamping Veneto, associazione sponsor per la quota di iscrizione dei masterini alla sezione giovanile dello Skal, ha ricordato il tema della giornata, ovvero fare il punto della situazione del turismo regionale in vista dell’appuntamento dell’Expo 2015.

La parola è poi passata alla professoressa Mara Manente, Direttrice del Ciset, che ha ringraziato lo Skal nelle figure di Ballarin e Percario e poi ha specificato l’obiettivo da perseguire in vista dell’Expo, ovvero fare rete e creare sinergie con soggetti che intendono investire per la promozione del turismo, ringraziando poi per la presenza il vicesindaco e assessore al turismo del Comune di Mira Nicola Crivellaro, partner attivo del progetto in cui è presente il CISET approvato da Venezia Expo.

Ha chiuso i saluti il dottor Angelo Formentin, Coordinatore del gruppo di lavoro sul turismo di Manageritalia Veneto, che ha portato il saluto del Presidente di Manageritalia Veneto, specificando che il gruppo di lavoro da lui coordinato è nato all’interno dell’associazione che rappresenta dirigenti e quadri del terzo settore con il fine di divenire risorsa e punto di riferimento per il settore del turismo, imprese e indotto, contribuendo a promuovere iniziative per il turismo veneto ed avendo la volontà di mettere a disposizione le competenze e le esperienze dei suoi membri, con la speranza e l’auspicio di partecipare al tavolo di coordinamento regionale per l’Expo.

A seguire si è svolto l’intervento del primo relatore, l’avvocato Bembo di Eurojuris Italia, filiale italiana di un network di cinquemila avvocati in tutto il mondo. L’avvocato ha fatto una panoramica su alcune criticità attuali del mondo del turismo, iniziando dalla tutela sul web, infatti per il relatore Internet è sia un’opportunità sottovaluta che una minaccia per gli operatori, spesso vittime di commenti oltre il lecito su piattaforme quali Tripadvisor, dove per un reato configurabile come diffamatorio non vi sono articoli di regolamentazione specifica ma occorre ricorrere a sentenze passate in giudicato per la messa in pubblico di una critica.

Questo tipo di azione si configura come reato anche se proveniente da Paesi stranieri e vi sono tre modalità di difesa: un’azione penale (Con l’oscuramento di un sito solamente se vi è una comprovato concorso del provider), un’azione civile (Con l’oscuramento dell’account diffamante come provvedimento cautelare) e un’azione amministrativa (Nel caso di attacco della concorrenza, a livello nazionale si ricorre all’Antitrust). A volte basta comunque una denuncia interna al provider nel caso di mancato rispetto delle policy da esso istituite. Un’altra problematica legata a Internet è il così detto “diritto all’oblio”, sul web infatti le notizie sono praticamente indelebili ed in materia vige la neutralità del gestore dei servizi ma si tratta comunque di un diritto tutelato, riconosciuto dalla corte di cassazione nel 2012, seppure non da una norma specifica.

A seguito l’avvocato Bembo ha toccato il tema rilevante dei contratti di rete, uno strumento importante per aggregare imprese rendendole più competitive, grazie ad una soluzione contrattualistica non rigida ma modulare, consentendo di declinare diverse forme di aggregazione fra aziende. Il vantaggio risiede nella possibilità per le imprese di aggregarsi fra loro mantenendo la propria individualità, come esposto dal decreto legislativo 5/2009 convertito in legge nel 2012, potendo rendersi più competitivi o investire in ricerca.

Si tratta quindi di un contratto plurilaterale con comunione di scopo, atto a creare una rete strutturabile a piacimento che coordini il lavoro delle singole imprese, con un impegno singolare disciplinato dal contratto, permettendo anche una collaborazione fra un’intera filiera e fra concorrenti. Sono quindi possibili tre gruppi di attività, il coordinamento, le attività strumentali e la complementarietà fra imprese.

Per Bembo a queste attività è comunque imprescindibile associare un supporto informatico, investire in ricerca e comunicazione è irrinunciabile e per promuovere un prodotto o un servizio via web si necessità di una contrattualistica di tipo internazionale. Un contratto di rete non è quindi una forma di joint venture (Che non tutela l’indipendenza) o di ATI e prevalentemente non prevede una soggettività giuridica eccetto nei casi in cui vi sia un fondo patrimoniale, un contratto pubblico o una posizione autonomia. Il Presidente Ballarin ha aggiunto che i contratti di rete sarebbero ottimi come possibilità operativa di cooperazione per l’Expo.

La parola poi è passata al professor Percario, segretario dello Skal International Roma, che ha parlato dello Skal come marchio d’eccellenza, un brand di rilevanza mondiale dotato di valori salienti e da trasmettere ai giovani. Lo Skal è infatti presente in 98 Paesi con 32 categorie professionali specifiche ed i soci italiani sono ambasciatori del territorio e della cultura italiana nel mondo. Ai membri ed agli Young Skal è offerta una possibilità di network unica, grazie alla card magnetica personale, è infatti possibile avere il mondo a portata di mano, grazie alla rete internazionale Skal e secondo il motto “People need people”, coerentemente con l’obiettivo concreto di fare affari fra i soci (“Doing business among friends”). E’ possibile quindi una connessione specifica via web, offrendo un link fra il mondo e l’universo imprenditoriale del settore turistico. Skal è infatti un’associazione no profit, accreditata all’ONU ed è stata la prima organizzazione ad aprire alla Cina. Per l’Expo Skal può quindi offrire il proprio network mondiale, le proprie competenze ed esperienze organizzative e di coordinamento.

L’ultimo intervento è stato poi quello del dottor Maurizio Gasparin, che ha esordito fornendo i numeri salienti dell’Expo: un milione di metri quadri di superficie espositiva, 250 delegazioni internazionali e venti milioni di presenze previste. La regione si è attivata avviando un percorso definendo un team specialistico per focalizzarsi su iniziative strategiche, prevedendo un pacchetto base di presenza nel Padiglione Italia ed in quello del Vino. L’obiettivo è poi quello di concentrarsi su una forma di Expo diffuso su tutta la regione, con almeno due aree espositive tematiche: sul cibo alla Fiera di Verona e sulla ricerca e innovazione su Venezia e Mestre, in risposta al tema dell’Expo, ovvero “Nutrire il pianeta”.

Il dirigente ha poi ricordato come il Veneto abbia circa venti milioni di presenze turistiche all’anno e che quindi una logica di interscambio con Milano comporterebbe un beneficio comune. La regione si sta poi già muovendo in vista dell’evento, con un primo progetto di creazione a Villa Contarini di un punto di eccellenza ed accesso al sistema delle ville venete, per iniziare a creare dei presupposti per intercettare e creare delle occasioni di incontro fra il territorio e le delegazioni diplomatiche ed imprenditoriali internazionali che arriveranno nel nostro Paese.

Proprio a questo fine, dal 2014 il Veneto inizierà a realizzare delle iniziative non solo come regione, ma come vero e proprio “sistema Veneto” includendo anche categorie sociali e avendo presenti delle linee guida per la particolarità della promozione come l’enogastronomia, la cultura, le attrattive naturali e quelle architettoniche quali parchi e ville, per il bisogno di utilizzare un’occasione storica come l’Expo rendendola un’opportunità strategica. Fra i primi eventi organizzati in questo senso, a maggio 2014, avrò luogo il primo evento in vista dell’Expo, “Vino in villa”, organizzato con un contributo di 300.000 del Ministero della Coesione Territoriale.

A corollario dell’intervento del dottor Gasparin, la professoressa Manente ha espresso le linee guida del contenuto del progetto realizzato dal CISET assieme ai comuni di Mira, Quarto d’Altino e Cavallino-Treporti ed approvato da Venezia Expo. Il progetto prevede la creazione di un museo diffuso della laguna e degli assi fluviali del Brenta e del Sile che si articoli attorno a tre macro aree tematiche: l’arte del mosaico (Con maestri mosaicisti che realizzeranno delle opere per l’occasione ed una mostra dedicata a Mira), il tema dell’ambiente (Con focus su percorsi di turismo slow) e la pesca e l’ittiturismo (Con focus sul recupero delle maestrie di costruzione di imbarcazioni sia antiche che moderne e tecnologiche).

Lo Skall a Venezia
- Ultima modifica: 2014-04-04T08:00:43+02:00
da Renato Andreoletti

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