L’hotel Federico II di Jesi in liquidazione. A darne notizia è stata – negli scorsi giorni – la Filcams Cgil Ancona, che sta avviando la mobilitazione del lavoratori, chiedendo anche la convocazione di un tavolo regionale da parte dell’assessorato al Lavoro “per verificare la presenza di progetti e/o proposte che evitino un disastro sociale e lavorativo in un momento già particolarmente complicato“.
Il celebre quattro stelle, tra i più importanti complessi alberghieri delle Marche con le sue 120 camere, un centro benessere, un centro sportivo con due piscine, nove sale congressi, un ristorante e oltre 50 dipendenti diretti, non ha rilasciato alcuna dichiarazione. Nei giorni scorsi, il cda ha però nominato un liquidatore – riferisce l’Ansa – che ha già incontrato in via informale i rappresentanti dei lavoratori alla presenza di Confindustria. La struttura fondata negli anni ’80 dall’imprenditore Gennaro Pieralisi, e di proprietà della Frapi spa, holding della famiglia, era in difficoltà da tempo, ma il Covid ne ha aggravato la crisi. Da marzo il cda ha posto il personale in cassa integrazione per Covid, a rotazione, riaprendo per la stagione turistica solo una piccola parte del complesso.
La messa in liquidazione – fa sapere il sindacato – “è una scelta grave, piombata sulle spalle delle lavoratrici e dei lavoratori, senza alcun preavviso, pochi giorni dopo un incontro sindacale organizzato per proseguire con l’applicazione degli ammortizzatosi sociali per covid. Incontro durante il quale la proprietà non ha dato alcuna comunicazione rispetto alla liquidazione fornendo, al contrario, rassicurazioni“. Sulla questione è attesa nei prossimi giorni un’interrogazione comunale che aiuti a cercare una soluzione.