Quando lusso alpino fa rima con sostenibilità

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Il Grand Hotel Cervino, a Cervinia, in località Avouil, è stato realizzato secondo i massimi criteri della bioedilizia, adattandosi al panorama montano sia nella forma che nella sostanza. Progettato dall’architetta Mariapia Bettiol, l’albergo a 5 stelle è una struttura innovativa e moderna, di oltre 9.250 mq, sviluppata su sei piani e articolata in tre volumi caratterizzati da un involucro in legno e vetro.

I servizi e gli spazi sono quelli di un hotel di lusso: 66 camere, di cui 6 suite, 4 suite spa con sauna privata, due piscine coperte, tre saune, una stanza del sale, ristorante con bar annesso – circondato da una grande vetrata con vista sul Cervino e sui boschi circostanti – palestra interna e ampia sala congressi.
Le scelte fatte per la sua costruzione sono state indirizzate alla sostenibilità, a partire dall’utilizzo di tecnologie costruttive industrializzate che sono state in grado di ridurre i tempi di realizzazione, i rischi di montaggio e anche gli scostamenti dal budget iniziale.

I tempi della costruzione sono stati infatti velocissimi: l’hotel è stato realizzato durante la pandemia in 13 mesi, e per assemblare in cantiere i pannelli prefabbricati ne sono serviti soltanto due.

“La struttura in legno del Grand Hotel Cervino è stata interamente realizzata in stabilimento a Iseo, dove abbiamo prefabbricato i solai e le pareti in Xlam, quest’ultime dotate di cappotto in lana di roccia e rivestimento in legno massiccio di larice. Tutti i pannelli sono quindi giunti in cantiere già completi e pronti per essere posati” ha spiegato Giovanni Spatti, AD di Wood Beton.

Oltre ai tamponamenti e ai solai interni, sono stati realizzati da Wood Beton anche tutti i balconi e la copertura,  soluzioni prefabbricate in entrambi i casi. I balconi sono in larice, un’essenza molto pregiata, povera di nodi e impurità, di ottima qualità: un legno molto compatto e durevole, con eccellenti caratteristiche strutturali e una grande resistenza all’azione logorante degli agenti atmosferici. La copertura, invece, è stata realizzata con pannelli Preconnect, un sistema costruttivo in legno, brevetto di Wood Beton, che ha permesso di assemblare in stabilimento un tetto isolato, ottimo in termini estetici e di leggerezza.

Si è ricorso alla prefabbricazione anche per le cellule bagno, che sono state realizzate con una struttura in acciaio rivestita in fibrogesso, e complete di isolamento, di tutta la parte impiantistica e di finiture di pregio “Scegliere di installare un manufatto completo e definito in tutti i dettagli già in fase di progettazione, ha rappresentato una soluzione tecnicamente migliorativa e di sicuro vantaggio economico. In questo specifico caso, si tratta di bagni di alto livello, che presentano elevati standard di comfort, resistenza e funzionalità. In particolare, queste cellule bagno sono state realizzate con un basamento in legno microlamellare, che ci ha permesso di ridurre il peso della struttura, rendendola più leggera ed evitando, così, di gravare sui solai sottostanti” ha proseguito l’ingegnere Spatti.

Prefabbricata è anche la scala, come spiega ancora Giovanni Spatti: “Abbiamo progettato e prefabbricato in stabilimento la scala in legno, con vano ascensore già integrato, dove i gradini fuoriescono a sbalzo dal volume centrale, senza necessità di connessioni strutturali alle pareti laterali del vano scala, evitando quindi la trasmissione di vibrazioni da calpestio agli ambienti adiacenti. Un elemento tridimensionale di connessione verticale tra più piani, che è l’emblema delle molteplici possibilità di impiego del legno nel processo di industrializzazione edilizia”

Quando lusso alpino fa rima con sostenibilità - Ultima modifica: 2022-02-09T17:12:15+01:00 da Redazione

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