Il viaggio nel tempo del Patria Palace di Lecce

Credit Dario Borruto

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Il Patria Palace Hotel di Lecce ha riaperto al pubblico con un’immagine rinnovata, grazie al progetto di restyling mirato a creare nuova energia attraverso il dialogo fra la memoria dell’antico palazzo nobiliare che lo ospita e la contemporaneità pacata dei suoi nuovi ambienti.

Credit Dario Borruto

La dimora, risalente al Settecento, dopo aver accolto i suoi proprietari, nel tempo ha ospitato un orfanotrofio, poi una locanda e successivamente, nella seconda metà dell’Ottocento, il primo albergo della città. Una storia dalle pagine poliedriche, nella quale l’edificio ha mantenuto costante la vocazione all’accoglienza. Oggi la proprietà è di HO Collection – brand alberghiero giovane e dinamico con particolare competenza sul territorio pugliese – per andare incontro alle esigenze in continua evoluzione della clientela ha voluto il restyling dell’hotel, affidato a Mina Ignazzi, progettista locale con una particolare inclinazione per l’architettura di interni. Suo obiettivo per il Patria Palace Hotel è stato quello di dare vita a un ambiente nel quale passato e presente possano convivere in una dimensione armonica. Nel quale, ancora, la storia possa continuare la sua narrazione arricchendosi di nuove trame capaci di aggiornare il suo linguaggio. Elementi del Settecento, decori in pietra leccese, affreschi e vetrate art déco oggi convivono con le linee moderne degli arredi che aggiornano il tessuto storico dell’hotel grazie a una teoria di contaminazioni garbate. “La struttura è inserita in un contesto raffinato, privilegiato e culturalmente unico – racconta Mina Ignazzi –. Per questo ho cercato di creare equilibrio, armonia e le giuste connessioni tra gusto moderno e grandi modelli storici”. Il rapporto con la memoria non si esaurisce all’interno del palazzo. Innanzi a esso, infatti, proprio a una manciata di passi, si trova uno dei più significativi esempi del barocco leccese: la Basilica di Santa Croce.

In simbiosi con il territorio
Concept, posizionamento nel mercato dell’ospitalità, interazione con la realtà locale. Hotel Domani ne ha parlato con Raffaella Calvi, direttrice del Patria Palace Hotel.

Raffaella Calvi, direttrice del Patria Palace Hotel

Qual è il concept del Patria Palace?
L’hotel rientra nella categoria “dimore storiche”. In considerazione del suo recente restyling il Patria è anche un boutique hotel in cui si realizza un perfetto equilibrio tra la storicità del luogo in cui si trova e la modernità degli arredi e del servizio offerto.
In quale segmento del mercato si inserisce l’hotel?
Nel segmento luxury, i cui target di riferimento sono gli Individual Leisure seguiti da una componente interessante di Special Interest Groups internazionali che costituiscono una buona percentuale negli shoulder months di primavera e autunno.
In che modo l’hotel dialoga con la realtà locale?
Il nostro team PR & Marketing porta avanti una serie di attività in collaborazione con le realtà locali. Un esempio è la partnership nata con l’artista Pierpaolo Gaballo, pittore, illustratore e grafico salentino che spazia tra composizioni grafiche geometriche e illustrazioni figurative realizzate su tela o ceramica. Sono sue le due opere che arricchiscono la lobby. Ancora, collaboriamo con Artwork, cooperativa che opera nel settore dei beni e delle attività culturali: con il suo team è possibile scoprire le bellezze della città e del territorio. Con i ragazzi di Officine Amaro, che si occupano di stampa e legatoria con macchinari tradizionali, stiamo realizzando una serie di progetti dedicati che saranno presto presenti nelle nostre camere, mentre con Tessitura Calabrese stiamo continuando a sviluppare la personalizzazione tessile delle camere.

Suite con vista
Fra gli ambienti interessati dal restyling, la hall con la reception è stata dotata di una nuova luce giocando sulla rimodulazione delle componenti cromatiche, che oggi la rendono vivida e luminosa, e sull’inserimento di nuovi arredi dal profilo contemporaneo che interagiscono con elementi decorativi in pietra leccese e in legno. “Nella hall i divani in tubolare di ferro nero e imbottitura squadrata, le luci tecniche a parete insieme al soffitto a cassettoni decorato creano un impatto estremamente museale perfettamente in linea con l’immagine elegante e fiera del palazzo”, spiega la progettista. Sullo stesso piano si trova il Barba’s Natural Lounge, nuovo spazio bar che si inserisce in un ambiente dai soffitti voltati oggi popolato da poltrone dai toni chiari e dalle forme morbide. Improntato ai principi della biofilia, punta sulla presenza del verde, su un’illuminazione generosa e diffusa, nonché sull’uso di materiali naturali.

Arte a pavimento
Credit Dario Borruto

Nel contesto del progetto i pavimenti forniti da MIPA, Manifattura Italiana Pavimenti Artistici, richiamano la memoria del palazzo e al tempo stesso, considerata la rinnovata attenzione per il marmo di graniglia, legano l’ambiente a un’atmosfera di contemporaneità. La missione di MIPA è quella della riscoperta e della valorizzazione dei pavimenti in graniglia di fine Ottocento: l’azienda parte dal recupero, presso antiche aziende in disuso sparse per la penisola, di divisionali originali, ovvero degli stampi ottenuti per il colaggio di bronzo fuso in conchiglie di gesso, per realizzare quei decori che tanto tempo prima avevano arricchito prestigiose dimore. L’azienda è presente nelle Terrace Suite con i prodotti “Il Barbiere di Siviglia” (decoro a bordura), “La Valchiria” (decoro a tappeto) e con la tinta unita “Avorio”, e nelle Design Deluxe con le tinte unite “Avorio” e “Tortora”. Tutti i prodotti, levigati dopo la posa, sono in finitura “Classic” nel formato 20×20 cm. “Le possibilità infinite di decorazione con i ‘tappeti’ impreziositi da bordure, decori e tinte unite ci hanno permesso di ottenere pavimenti di altissimo pregio”, ha spiegato Mina Ignazzi, la progettista che ha curato il restyling dell’hotel.


Sempre con l’obiettivo di creare le premesse per stabilire un proficuo dialogo fra il fascino senza tempo di un antico palazzo nobiliare e l’immagine di un’eleganza moderna, sono state realizzate nuove suite con vista sulla Basilica di Santa Croce. È come se il monumento, con la sua luce e la ricchezza dei suoi dettagli, ispirasse gli interni delle suite rendendoli partecipi della sua bellezza, testimoni della sua storia.

Le suite rispondono a questo richiamo con un linguaggio altrettanto ricco ma senza eccessi. Ricco di tessuti come il velluto e di materiali come il marmo, di luce e di garbate componenti cromatiche. Attraverso finestre e ampie terrazze si snoda questo confronto serrato di storie che mirano a nutrirsi reciprocamente, ed è proprio questo il privilegio che si vive abitando le suite del Patria Palace Hotel. Fra le più suggestive ci sono la Santa Croce Suite e la Terrace Suite. Entrambe con vista sulla Basilica di Santa Croce e sui tetti del centro storico di Lecce, la prima è concepita come un piccolo appartamento da due camere da letto con zona lounge, la seconda gode di una terrazza di 80 metri quadrati con piscina privata. Sempre nella Terrace Suite spiccano il brioso e fresco disegno del pavimento in graniglia, concepito come un tappeto sulle tinte del blu, azzurro e bianco, e la boiserie in legno di ebano disegnata su misura dalla progettista e realizzata da un artigiano locale.

Perfetta per ogni contesto
Credit Dario Borruto

Anche la rubinetteria dei bagni delle camere, compresa quella della vasca e della doccia, è stata scelta con l’obiettivo di creare una atmosfera di innovazione capace di interagire con il contesto storico dell’hotel. La collezione Modo di Quadrodesign, azienda specializzata nella produzione di rubinetti in acciaio inossidabile AISI316L per la cucina, il bagno o sistema di filtraggio, è disponibile in due altezze e due diametri, con manopole simmetriche o asimmetriche affiancate da una semplice canna lineare. Disegnata da Luca Papini, la collezione si caratterizza per le sue profonde scanalature a lunetta, per le linee ergonomiche e i riflessi metallici delle finiture. La serie è pensata all’insegna della massima flessibilità, per una libera combinazione di elementi adattabili ad ogni contesto ed ogni esigenza. Grazie a un unico sistema di comando da incasso che consente di essere abbinato a diversi corpi di erogazione, Modo propone numerose soluzioni formali.

Esperienze local
In cima al palazzo, ancora una volta con vista sul barocco leccese, la terrazza ospita il SIRA Rooftop Bar, che in estate convive con il Ristorante Atenze (durante l’inverno situato all’interno dell’hotel). Legata al territorio e alla tradizione culinaria salentina, la proposta gastronomica è reinterpretata in chiave contemporanea. Sia il bar sia il ristorante sono aperti anche agli ospiti esterni.

Arredo contemporaneo
Credit Dario Borruto

Nell’ottica di creare un dialogo, ma anche un bilanciamento, fra elementi del passato e altri più attuali, lineari e leggeri, nelle camere si trova Self Up, la composizione freestanding di Rimadesio, azienda specializzata nella produzione di sistemi per la suddivisione degli ambienti e di soluzioni di design. Basato sulla modularità geometrica e caratterizzato da piedini in alluminio, il mobile contenitore Self Up, previsto anche nella versione libreria, è presente all’interno dell’hotel in due combinazioni diverse: la struttura è sempre in alluminio e vetro, ma le finiture dei due materiali sono diverse (ora palladio e bronzo, ora bronzo). I piedini, disponibili in due altezze e in tinta ai profili, sono previsti in finitura alluminio, brown e laccata nei 46 colori Ecolorsystem, la collezione di laccature lucide e opache che propone una serie di tinte ecologicamente sostenibili e rispettose dell’ambiente. Ecolorsystem è resistente alla corrosione, agli sbalzi di temperatura, all’invecchiamento, all’usura ed ai detergenti.


Il Patria Palace Hotel – che presto ospiterà anche la spa su progetto dello studio di architettura Flore & Venezia di Matera – attrae una clientela internazionale in cerca di un’esperienza autentica, di un lusso privo di sfarzosi eccessi e di un’ospitalità curata in ogni dettaglio. Non è un caso che, considerato anche il posizionamento dell’hotel (5 stelle), i canali preferenziali di promozione siano quelli tailor made con agenzie e tour operator stranieri.
Oltre ai pacchetti in via di definizione, il Patria Palace Hotel offre ai propri ospiti una serie di interessanti itinerari alla scoperta di Lecce e del Salento attraverso i suoi protagonisti: l’enogastronomia, il paesaggio, gli artigiani. Fra questi, Cook like a local, corso di cucina pratico dall’orto alla tavola con pranzo in una casa privata nelle campagne leccesi, tra uliveti, alberi da frutto, polli e galline libere, Lecce Food Tour, passeggiata nel centro storico di Lecce che abbina visita della città e degustazioni, Walking in Salento, camminata tra antiche fattorie e paesaggi mozzafiato fino ad Otranto con pranzo vista mare o tour in barca fra acque cristalline e calette nascoste, Pottery Workshop, laboratorio pratico di ceramica con un artigiano locale, Incontri d’autore, il tour che apre le porte di palazzi nobili e di atelier di artisti e designer, offrendo incontri esclusivi e un punto di osservazione privilegiato sulla scena artistica locale.

Il viaggio nel tempo del Patria Palace di Lecce - Ultima modifica: 2023-04-06T10:41:42+02:00 da Francesca Oddo

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