Nell’anno della Biennale di Architettura, Geberit torna a Venezia nel contesto dell’Ospedale SS. Giovanni e Paolo per essere al fianco dell’installazione site-specific Il cielo sopra il portego, realizzata da AMDL Circle di Michele de Lucchi in collaborazione con Fondaco Italia per la Fondazione Scuola Grande di San Marco.

In dialogo con il plastico del progetto di Le Corbusier per il nuovo ospedale, elaborato tra il 1963 e il 1970, l’installazione è una scultura architettonica sospesa, composta da listelli di legno blu oltremare e posizionata nella sala Portego delle Colonne: l’opera invita a riflettere sulla relazione tra arte, bellezza e salute all’interno di uno spazio dedicato all’assistenza e alla cura, evocando un varco verso il cielo che richiama quella ricerca di senso oltre la propria condizione di fragilità vissuta dal paziente nel corso della propria esperienza di cura. Il cielo sopra il portego si inserisce nel programma Nel segno della cura, la cui finalità è rinsaldare il rapporto biunivoco tra cura ospedaliera e cultura, arte e storia.
Il sostegno di Geberit si pone in continuità con questa visione: da 150 anni, infatti, l’azienda punta a migliorare la vita delle persone attraverso soluzioni che elevano i concetti di comfort e benessere, per un’innovazione continua dell’ambiente dal punto di vista architettonico e abitativo. “Fin dalla sua fondazione nel 1874, migliorare la vita delle persone è da sempre la missione di Geberit – dichiara Giorgio Castiglioni, direttore generale dell’azienda – Il fatto che a questo concetto partecipino sia la sfera fisica che quella estetica ha secondo noi il potere di rivoluzionare completamente gli spazi abitativi. In particolare, l’invito a ripensare gli ambienti sanitari nel contesto del più grande ospedale storico veneziano ci invita ad accogliere la sfera del “bello” come una componente necessaria al benessere”. (Mara Lombardo)
