Situato su un’ansa del Tevere tra Piazza Navona e Quartier Sant’Angelo, il rione Ponte è un’area di Roma dal forte carattere e con una storia molto ricca che affonda le sue radici nel medioevo.

Via dei Banchi Nuovi era denominata la “Via Papalis”, in quanto parte del percorso compiuto dai pontefici durante la solenne cavalcata cerimoniale, primo atto pubblico ufficiale del nuovo pontefice.
Ed era qui che, proprio per avere un contatto diretto con i committenti vaticani, che i migliori artisti e artigiani dell’epoca, avevano i loro laboratori. Durante il Rinascimento, c’era qui la bottega dello scultore e orafo Benvenuto Cellini, che oggi ospita l’atelier della jewel designer Patrizia Corvaglia, che lavora il bronzo con la stessa tecnica a cera persa che veniva utilizzata dal Cellini.
Il presente del rione è all’altezza della sua storia: grazie alla straordinaria concentrazione in queste strade di eccellenze nel settore del design e dell’arte il rione è ricco di botteghe, studi e gallerie che portano avanti le loro ricerche in un modo originale e identitario; realtà che oggi, grazie alla nascita di un nuovo distretto, mettono a sistema la loro unicità.
Un network dinamico
Ponte Art and Design District è il distretto permanente dedicato al design, all’arte contemporanea, all’artigianato artistico e all’antiquariato promosso dall’associazione Roma Faber e sostenuto da Regione Lazio e Municipio I di Roma, con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura di Roma Capitale. A farne parte sono 28 eccellenze romane del settore design e arte, le principali università di design e architettura del territorio, aziende del mondo del design e le realtà di maggior rilievo nel campo dell’hotellerie di fascia alta, in un’area di grande interesse storico, artistico e architettonico di Roma. Oltre a valorizzare le eccellenze creative del rione il distretto intende dare forma a un network attivo con un programma di eventi accademici e interattivi, che possano mettere in luce i know-how unici del territorio e dare rilievo a settori chiave per la promozione culturale del territorio, come quello del design e dell’hospitality.
Un Ponte tra tradizione e contemporaneità
La parola Ponte nel nome del distretto, oltre a richiamare naturalmente il nome del rione, assume anche il valore ideale di legame tra il passato, il presente e il futuro della creatività della zona. Il distretto mette infatti in collegamento la memoria manifatturiera secolare della Capitale – oggi testimoniata da artigiani e designer attivi nel rione da oltre trenta anni – con le sperimentazioni più contemporanee, offrendo un modello di rigenerazione urbana fondato su creatività e partecipazione.
Una rigenerazione urbana che nutre la città e che la rende ancora più attrattiva; il distretto diventa un motore per l’economia locale e un’attrazione per il turismo culturale, valorizzando il made in Italy e rafforzando l’immagine internazionale di Roma come capitale del design.
Un ricco calendario di appuntamenti
Un programma di incontri gratuiti si avvia ad animare il distretto a partire dalla settimana dal 18 al 24 settembre.
Il 18 settembre ci sarà l’inaugurazione con le visite agli atelier, drink e spettacolo di artisti da strada; il 23 settembre il primo momento di approfondimento, a Palazzo Orsini Taverna, che indagherà “L’esperienza nell’hospitality, tra narrazione del territorio e trend emergenti” per proseguire con le visite guidate agli atelier.
L’attività proseguirà nel corso dell’anno con workshop, masterclass, talk e open visit che permetteranno di far conoscere gli orafi, i designer, le gallerie di arte contemporanea e di antiquariato, i mosaicisti, i restauratori e gli artigiani del marmo che popolano il distretto con l’obiettivo di aprire il distretto al pubblico e, allo stesso tempo, di coinvolgere le figure rilevanti nel campo del design, dell’arte e dell’hospitality di fascia alta.
Così da ottobre fino a luglio 2026 si svolgeranno workshop di intarsio, ceramica, mosaico, oreficeria, restauro, tavole rotonde e talk su economia circolare, rigenerazione urbana e innovazione tecnologica, open visit con cadenza mensile nelle botteghe storiche, sessioni di live painting e laboratori di rigenerazione urbana che trasformeranno il rione in un luogo di idee e azioni collaborative, di condivisione di pratiche urbane ed educative di riattivazione collettiva.
Presenti anche in rete
Naturalmente la rete di saperi e know-how che ruota intorno al Ponte Art and Design District avrà anche uno strumento digitale: una piattaforma online che racconta i creativi e i loro atelier con video interviste e gallery fotografiche, oltre a dare un aggiornamento continuo sugli eventi in corso e sulle modalità di prenotazione.
Troverete aggiornamenti sulle attività del distretto anche su Hotel Domani, che è partner di Ponte Art and Design District.
