“Siamo disponibili ad aprire le nostre strutture a medici di base e associazioni di volontariato impegnati nella campagna vaccinale che non dovessero disporre di spazi adeguati”. E’ così che il presidente di Atr Rocco Salamone ha offerto la disponibilità delle strutture ricettive milanesi sue associate per offrire un aiuto concreto per l’avanzamento rapido del piano di vaccinazione nazionale e regionale, confidando così di agevolare la ripresa per l’estate.
Salamone – di fronte ai ritardi del piano vaccinale della regione Lombardia – spiega che “noi albergatori siamo consapevoli di non poter pretendere aperture se non viene raggiunto l’obiettivo: per questo ci mettiamo a disposizione, in particolare gli alberghi con sale congressi e ampi spazi riunione sono già dotati di protocolli di sanificazione e di logistica che permetterebbero una semplice riconversione in punto vaccinale”.
Atr suggerisce inoltre di approfittare delle prossime settimane di zona rossa per accelerare questo piano e farsi trovare pronti alla riapertura. “Non vogliamo che finisca come lo scorso anno – prosegue Salamone – in cui abbiamo dovuto aspettare maggio per avere una data di ripartenza. Serve una roadmap non solo del piano vaccinale, ma anche di ciò che accadrà dopo: la ripartenza del turismo passa anche dalla vaccinazione di chi lavora nella filiera, per questo chiediamo priorità per i nostri lavoratori maggiormente esposti in modo da creare percorsi di sicurezza per accogliere visitatori dall’estero”.
“In Israele – conclude Salamone – si sono usati persino i bar per vaccinare rapidamente le persone: da noi i bar sono chiusi, mentre gli hotel sono formalmente aperti, ma vuoti perché quasi nessuno si può spostare. Utilizzarli sarebbe anche un modo per sostenerli e seguire l’appello di Draghi a utilizzare tutte le strutture possibili”.
