Il mondo piange Giorgio Armani. Il grande stilista e imprenditore si è spento a Milano, all’età di 91 anni, lasciando un segno indelebile in molti campi della cultura contemporanea, non ultimo quella dell’ospitalità.
Risale infatti ai primi anni Duemila l’idea degli Armani Hotels & Resorts, pensati come luoghi in gardo di offrire non semplicemente un soggiorno, ma un’esperienza totale del mondo Armani, fatta di eleganza minimalista, linee essenziali, atmosfere sofisticate e un senso di lusso discreto.
Il progetto prese forma nel 2004, quando Giorgio Armani ed EMAAR Properties, colosso immobiliare di Dubai guidato da Mohamed Alabbar, annunciarono una partnership esclusiva per lo sviluppo di una catena di hotel e resort di lusso nelle principali destinazioni del mondo. L’accordo prevedeva almeno dieci strutture, tutte caratterizzate dal design e dal gusto inconfondibile del couturier italiano.
Il primo tassello si concretizzò nel 2010, con l’apertura dell’Armani Hotel Dubai, ospitato all’interno del Burj Khalifa, l’edificio più alto del mondo. Un simbolo di modernità e potere economico, scelto non a caso come cornice per il debutto. L’hotel occupa undici piani del grattacielo e offre 160 camere e suite, oltre a ristoranti tematici e Spa, tutti rigorosamente arredati secondo il concept “Armani/Casa”: colori neutri, geometrie pulite, materiali pregiati e un’atmosfera ovattata e raffinata.
Il secondo capitolo arrivò nel 2011, con l’Armani Hotel Milano, situato nello storico palazzo di via Manzoni, nel cuore del Quadrilatero della Moda. Qui Armani giocò in casa, riportando la sua filosofia estetica nella città che lo ha consacrato come icona internazionale. L’hotel – che recentemente è entrato a far parte della Legend Collection di Preferred – conta 95 camere e suite, un ristorante gourmet, una spa panoramica e, soprattutto, l’atmosfera intima e raccolta tipica dello stile milanese reinterpretato dal designer.
L’idea originaria prevedeva altre aperture, tra cui Londra, Marrakech, Tokyo, Shanghai e New York. Tuttavia, la strategia è stata più selettiva del previsto: Giorgio Armani ha preferito mantenere un numero ristretto di strutture, per garantire un livello di qualità e coerenza con il marchio più che una rapida espansione numerica.
Oggi gli Armani Hotels restano due, ma rappresentano un unicum nel panorama dell’hôtellerie internazionale: non semplici alberghi di lusso, bensì spazi che traducono l’universo Armani in architettura, accoglienza e lifestyle.
