Il Royal Hotel Sanremo è una vera icona dell’ospitalità nel Ponente Ligure. In oltre 150 anni di storia, celebrati giusto lo scorso anno, il 5 stelle lusso ha saputo mantenere intatti l’eleganza, il fascino, l’esclusività dei tempi in cui viaggiare per piacere era un privilegio per pochi e l’aristocrazia andava a svernare a Sanremo, carica di bauli e con la servitù al seguito.
“È stato il mio trisavolo, Lorenzo Bertolini, a fondare l’albergo partendo da un’analoga esperienza a Courmayeur – racconta l’Ingegner Edoardo Varese, membro della proprietà e CEO della struttura –, un hotel che ai tempi lavorava solo d’estate, dal momento che non era ancora in voga la stagione sciistica. Così ha avuto l’intuizione di aprire un albergo anche qui a Sanremo, dove iniziava a svilupparsi una certa attività turistica, e soddisfare quindi le enormi richieste dell’aristocrazia di soggiornare per tutto l’inverno in una località amena e dal clima mite come Sanremo. È nato così l’Albergo Reale, diventato in seguito Royal Hotel Sanremo”.
Edificato su un vasto appezzamento di terreno terrazzato in una splendida posizione con affaccio sul mare, di fronte al viale di palme donate dall’Imperatrice russa Maria Alexandrovna, il Royal ha aperto i battenti nel 1872, un anno prima dell’inaugurazione della linea ferroviaria Genova-Ventimiglia che ha favorito lo sviluppo turistico della località.
In un secolo e mezzo di vita, moltissimi gli ospiti illustri che hanno soggiornato tra le mura del Royal: dalla Principessa Sissi alla Regina Rania di Giordania, da Maria Callas agli Oasis, da Sophia Loren a Nicole Kidman… Ma dal debutto ad oggi il turismo si è evoluto e le abitudini della clientela sono mutate profondamente, “a partire dalla durata del soggiorno – conferma l’ingegner Varese –, un tempo era di mesi, poi di una settimana. Inoltre, l’età dei nostri ospiti si è abbassata moltissimo. Quando ero giovane, la media era intorno ai settant’anni, oggi ospitiamo moltissimi giovani che vengono in viaggio di nozze o per piacere. Inoltre, un tempo la clientela veniva per stare al Royal ed era poco interessata a tutto ciò che c’era intorno. Oggi la stragrande maggioranza degli ospiti viene per visitare Sanremo e i dintorni, per cui vive molto la vacanza anche al di fuori dell’albergo”.
Gestione illuminata
La struttura, affiliata a The Leading Hotels of the World, ospita 127 lussuose camere, di cui 31 Deluxe Junior Suite, Suite e Suite Esclusive, tre ristoranti panoramici, tra cui il Fiori di Murano, con i preziosi lampadari e decorazioni floreali in vetro. Di alto livello la proposta gastronomica, basata su un’accurata selezione delle materie prime, che spazia dai piatti della cucina ligure a quelli della cucina mediterranea ed internazionale.
Tra i punti di forza dell’hotel, la piscina esterna con acqua di mare riscaldata a 27 °C, progettata da Gio Ponti nel 1948, con annesso parco subtropicale di 16.000 mq, oltre alla Spa di 800 metri quadri con area umida, zona trattamenti e area fitness, rinnovata di recente con attrezzi di ultima generazione.
La visione manageriale, proiettata sempre al futuro, è di certo uno dei fattori chiave che hanno decretato il successo del Royal Hotel Sanremo e gli hanno permesso di rimanere negli anni sulla cresta dell’onda. “L’hotel non ha mai smesso di essere rinnovato – sottolinea Marco Sarlo, ex Direttore, oggi Management Consultant –, tutti gli utili vengono investiti in ristrutturazione. Negli ultimi 14 anni, abbiamo investito ben 35 milioni di euro. Abbiamo rifatto quasi tutte le camere, ne rimangono una decina, che rifaremo quest’inverno, oltre a rinnovare interamente l’area piscina che ormai ha più di 70 anni”.
Digital transformation
Ma non è tutto. Il Royal è stato anche un precursore nell’innovazione tecnologica e nell’applicare i criteri più evoluti di gestione dell’impresa alberghiera. Non a caso da ben vent’anni ha scelto di affidarsi a Serenissima Informatica, di cui ha adottato l’intera suite gestionale.
“L’hotel è dotato di sofisticati sistemi informatici dagli anni ’80 ma l’introduzione di protel PMS ha segnato un vero e proprio salto di qualità – spiega Sarlo –. Un sistema aperto che ci ha dato la possibilità di inserire negli anni altri pacchetti che utilizziamo tutt’ora con grande successo riguardanti il sistema statistico piuttosto che di controllo di gestione, di business intelligence e così via. Quindi il lato positivo del prodotto è stata la sua continua evoluzione che ci ha permesso un aggiornamento continuo e di andare a coprire tutte le esigenze di gestione, marketing, sales e forecasting in modo moderno e puntuale grazie ad un programma informatico sempre all’avanguardia”.
“Era l’inizio del 2003 quando Serenissima Informatica strinse l’accordo per la distribuzione in esclusiva del PMS protel in Italia – racconta Flavio Marin, Sales Director di Serenissima Informatica Spa. Quell’accordo fu importante perché ci permise di presentarci, al mercato dell’ospitalità, con una suite completa di soluzioni che facevano perno proprio sul PMS internazionale.
L’Hotel Royal, con il suo prestigio e la qualità del suo management, fu tra i primi hotel italiani a credere nella qualità e nel valore delle nostre soluzioni e in questi vent’anni di partnership il nostro sodalizio è più forte che mai. Il Royal all’epoca affidò a Serenissima la sua prima digital transformation cambiando completamente i suoi sistemi gestionali, dal PMS alla contabilità, oltre a tutti i sistemi legati all’F&B. Nel tempo poi le nostre soluzioni gestionali hanno coinvolto e gestito altri processi della struttura come l’economato, il marketing e il congressuale“.
“L’insieme delle tecnologie e delle innovazioni apportate assieme alla forte storicità ed esperienza centenaria di una realtà solida e consolidata sono la vera chiave di successo del Royal Hotel Sanremo – conclude Marin -. Un hotel cinque stelle di lusso, membro del The Leading Hotel of the World che riesce oggi a coinvolgere tutta la guest experience, in termini di qualità, personalizzazione del servizio, anticipazione delle richieste dell’ospite, che in strutture come questa fa la vera differenza”.