La parità di genere è un argomento che ricorre ormai regolarmente negli articoli dei quotidiani e nei programmi, divulgativi e formativi, delle associazioni di categoria.
Non si tratta di un mero principio etico, ma di un elemento strategico, che incide sulla qualità del lavoro e sul successo delle organizzazioni. Si tratta di garantire pari opportunità tra uomini e donne in termini di accesso al lavoro, crescita professionale, retribuzione e conciliazione tra vita personale e lavorativa.
In ambito alberghiero, questo approccio si traduce in un ambiente di lavoro inclusivo e motivante, capace di migliorare le performance e la reputazione aziendale.
Piccola storia della parità di genere
La lotta per la parità di genere ha radici lontane. In Italia, una tappa simbolica è stata il diritto al voto per le donne nel 1946. Da allora, una serie di conquiste ha rafforzato il principio di equità, come la tutela della maternità, la rimozione della clausola di nubilato nei contratti di lavoro e l’introduzione di congedi parentali. Nel tempo, l’attenzione è passata dalla mera protezione giuridica all’affermazione di politiche attive per la valorizzazione della diversità. Oggi, la sfida si gioca anche nel linguaggio e nella cultura aziendale, con un focus crescente sul rispetto delle differenze e sulla promozione di modelli inclusivi.
La normativa di riferimento
Il quadro normativo attuale si basa sulla prassi di riferimento UNI/PdR 125:2022, emanata dall’Ente italiano di unificazione (UNI). Questa norma, recepita con decreto ministeriale nell’aprile 2022, definisce un sistema di gestione certificabile, per garantire la parità di genere nelle organizzazioni. Gli standard includono indicatori chiave per monitorare aspetti come governance, equità salariale, opportunità di carriera e supporto alla genitorialità. La certificazione è rilasciata da enti accreditati e richiede verifiche periodiche per mantenere la conformità e dimostrare miglioramenti continui.
Perché conviene adottare la parità di genere in hotel?
Adottare un sistema di gestione della parità di genere in un hotel non è solo una scelta etica, ma un vantaggio competitivo. Promuovere ambienti di lavoro equi riduce il turnover del personale, migliora la produttività e favorisce un clima aziendale sereno e collaborativo.
Inoltre, offre punteggi premianti in gare pubbliche e private, così come nei bandi e nelle misure di finanza agevolata, incrementando le opportunità di business.
Gli ospiti percepiscono e apprezzano queste politiche, rafforzando la reputazione e il valore del brand.
Le ragioni della certificazione
Ottenere la certificazione UNI/PdR 125:2022 rappresenta un impegno tangibile verso l’equità. Significa adottare procedure e pratiche misurabili, costruendo una cultura inclusiva e trasparente. La certificazione migliora la percezione del marchio sia tra i dipendenti che tra i clienti, aumentando la fiducia e consolidando la posizione dell’hotel nel mercato.
Le fasi della certificazione
Il processo di certificazione prevede una valutazione iniziale per misurare lo stato di fatto rispetto agli indicatori chiave, seguita dalla definizione di una politica aziendale mirata.
Si procede poi con l’implementazione di procedure e azioni specifiche, monitorate attraverso audit periodici. La conformità viene verificata da enti accreditati, che rilasciano la certificazione e ne monitorano il mantenimento nel tempo.
Una leva per la crescita
Investire nella parità di genere non è solo un atto di giustizia sociale, ma una leva strategica per la crescita e l’innovazione. Negli hotel, un ambiente inclusivo promuove il benessere dei dipendenti, rafforza l’immagine aziendale e genera vantaggi competitivi concreti.
La certificazione UNI/PdR 125:2022 rappresenta un’opportunità per trasformare la diversità in un valore aggiunto, dimostrando impegno e responsabilità verso il futuro del lavoro.
Certificazione della parità di genere – Come ottenere la certificazione
Chi desiderasse prendere appuntamento online per la consulenza gratuita, può utilizzare questo link.
Danilo Molaschi
Architetto specializzato in economia e pianificazione urbanistica. Ha cominciato a lavorare con gli albergatori nel 2003, quando è diventato direttore dello sviluppo di business di Swisscom per l’Italia, entrando in contatto con i migliori imprenditori alberghieri italiani. Successivamente si è specializzato in servizi finanziari per albergatori, in particolare la locazione operativa e la finanza agevolata, diventando un consulente di direzione in grado di individuare le soluzioni finanziarie per far crescere economicamente le strutture alberghiere, realizzando i loro progetti, mantenendo un corretto e bilanciato controllo di gestione.
Silvia Quatrini
Ingegnere, ha iniziato la propria carriera lavorativa come addetta ai controlli ambientali di uno dei primi impianti complessi di trattamento dei rifiuti, in un momento storico di grande evoluzione della normativa HSE grazie al D.Lgs. 626/94. In più di venticinque anni di esperienza come consulente per le imprese su questi temi (valutazione dei rischi, monitoraggi chimici e fisici indoor e outdoor compresa l’acustica ambientale, ricerca di soluzioni in caso di non conformità), ha sviluppato competenze multidisciplinari utili per l’applicazione delle politiche aziendali di prevenzione dei rischi non solo per il rispetto delle leggi ma anche per la ricerca del miglioramento continuo.