E’ già polemica, a otto mesi dall’inizio delle Olimpiadi di Parigi 2024. E stavolta a essere oggetto di feroci discussioni non sono le infrastrutture cittadine o la disponibilità dei biglietti per il grande evento, bensì i prezzi degli hotel.
Uno studio realizzato dall’ufficio turistico della capitale francese ha infatti messo in luce che il costo per camera nelle settimane olimpiche dovrebbe aumentare mediamente del +314%. Un dato che racconta bene la “febbre da Giochi” e che – se confermato – porterà la tariffa media da 185 a 765 dollari a notte.
E gli aumenti sono ancora più consistenti per le sistemazioni medie, con rincari fino al +475% per i tre stelle. Il report sottolinea però la parzialità del dato, dal momento che il 66% degli alberghi non ha ancora aperto le prenotazioni per il periodo olimpico, tra il 26 luglio e l’11 agosto.
“Vogliamo Giochi popolari, ma non possono esserlo a 700 euro a notte – ha detto alla Reuters Frederic Hocquard, vicesindaco di Parigi con delega al turismo e alla vita notturna -. Non è pensabile triplicare il prezzo delle camere. Forse si può consentire un aumento del 10-15%, ma questa politica tariffaria non funzionerà e alimenterà solo il mostro Airbnb”.
Su questo fronte, però, il Parlamento francese dovrebbe presto approvare una nuova legge contro gli affitti illegali di seconde case e case vacanza. A Parigi i residenti possono affittare le loro abitazioni su Airbnb per un massimo di 120 giorni l’anno.
“Quello che accadrà – ha osservato Hocquard – è che la maggior parte degli ospiti prenderà una camera a Nantes, Lille o Rennes, per fare ‘turismo pendolare’ con il treno verso Parigi e i Giochi, riuscendo così a risparmiare”. In ultimo, il politico ha inviato un monito agli albergatori, ricordando loro che “in occasione dei Giochi di Londra, a causa dei prezzi troppo alti, il tasso di occupazione delle camere calò del 12 per cento”.
