Roma si consola dopo la sconfitta di Expo: nel 2023 è record storico di pernottamenti, oltre i 35 mln

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Trentacinque milioni di pernottamenti, per un record storico che si lascia alle spalle anche l’ineludibile confronto con il 2019. Li totalizzerà la città di Roma nel 2023 secondo la ricerca “Turismo a Roma e nel Lazio: rilevanza economica e convivenza sociale” realizzata da RUR (Urban Research Institute).

Secondo lo studio, la Capitale sta dimostrando una straordinaria capacità di intercettare la ripresa del turismo internazionale, tanto che le stime più recenti valutano un incremento di oltre il 9% anche rispetto ai 32 milioni del 2022. Un modo, insomma, per consolarsi della brutta sconfitta nella corsa per l’assegnazione di Expo 2030, assegnata all’Arabia Saudita e ai suoi petroldollari.

Nonostante le ottime performance della Capitale, però, il Lazio si colloca (nel consuntivo per il 2022) al sesto posto in Italia con 36 milioni di pernottamenti, rispetto ai 38,1 dell’Emilia-Romagna, i 42,8 milioni della Toscana e i 65,9 milioni del Veneto, che si colloca al primo posto.

La ricerca mette in evidenza come i flussi turistici siano troppo concentrati rispetto al territorio regionale. La Città Metropolitana di Roma concentra, infatti, l’89,5% delle presenze turistiche della regione; seguono le province di Latina con il 4,5%, Viterbo con il 3,7%, Frosinone con il 2,4% e Rieti con lo 0,4%.

Uno squilibrio che è rilevabile anche nella fruizione del patrimonio culturale, storico, monumentale e archeologico. Il Lazio, nel suo complesso, ha registrato nel periodo antecedente alla pandemia (2019) 25,6 milioni di visitatori ai siti culturali statali di cui 24,5 milioni a Roma e 1,1 milioni nelle restanti province. Nel periodo 2012-2019 l’incidenza dei visitatori fuori Roma è diminuita dal 9,9% al 4,4%, mentre Roma è passata ad assorbire dal 90,1% degli ingressi al 95,4%.

Anche all’interno della Capitale i flussi sono concentrati in un territorio ristretto determinando da un lato intasamenti e disagio, e dall’altro uno spreco di risorse patrimoniali potenzialmente collocate fuori del centro storico e nelle aree esterne, che pur essendo molto attrattive non vengono adeguatamente fruite.

Utilizzando gli ingressi ai siti culturali pubblici come proxi della frequentazione turistica nelle diverse zone urbane, si rileva che l’86,4% dei visitatori di istituzioni culturali a Roma Capitale si concentra in una zona – compresa fra Colosseo, Fontana di Trevi, Pantheon e area Vaticana – pari per superficie allo 0,3% del territorio comunale, al 9,6% dell’area centrale e solo al 18,9% del Primo Municipio.

In complesso gli occupati nel comparto commercio, alloggi e ristorazione nel Lazio hanno raggiunto già nel 2022, con 443mila unità, i livelli del 2019, e sono poi cresciuti nel secondo trimestre 2023 fino a 461mila unità pari al 19,2% degli occupati.

Roma si consola dopo la sconfitta di Expo: nel 2023 è record storico di pernottamenti, oltre i 35 mln - Ultima modifica: 2023-12-01T08:11:00+01:00 da Gianluca Miserendino

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