Applicare il pensiero trasversale alla sostenibilità nel settore dei materassi? Si può fare. E lo ha fatto Simmons, con la nuova collezione Natural Heritage
La sostenibilità, nel settore dei materassi, non è un tema semplice da affrontare se si sceglie un approccio tradizionale. Non lo è perché la necessità di avere prodotti resistenti al fuoco limita l’uso di materiali naturali e non lo è perché il riciclo di un materasso a fine vita non è una strada percorribile: un materasso usato per 10-15 anni è un serio problema da un punto di vista igienico e i materiali elastici e di imbottitura che lo costituiscono hanno subìto un tale deterioramento meccanico da non renderli riciclabili.
È qui che Simmons ha dimostrato la sua capacità di innovare e adottare un nuovo punto di vista: non potendo optare per un riuso a fine vita, lo ha fatto all’inizio. La produzione aziendale è stata stravolta e sono stati usati fin da subito materiali riciclati. Il filo di acciaio delle molle proviene dal recupero di rottami di ferro e per le imbottiture è stato creato un ottimo materiale resistente al fuoco unendo poliestere ottenuto da bottiglie di plastica riciclate a un materiale naturale come la lana vergine per assorbire l’umidità corporea.
Il risultato è la nuova linea ecosostenibile di Simmons, Natural Heritage, che reinterpreta quindi il paradigma delle 3R – Reduce-Reuse-Recycle – in chiave ancora più rigorosa: il Reduce si traduce in un minor impiego di materie prime preziose, una drastica riduzione degli scarti e l’utilizzo di energia prodotta da fonti rinnovabili; il Reuse nel sistema Pillow-top-Renew in cui la parte imbottita è rimovibile e sostituibile, consentendo un facile rinnovo del materasso alla fine del ciclo di vita; il Recycle nell’uso, all’origine, di materiali riciclati.
La sintesi più riuscita del lavoro fatto da Simmons la fa Fabio Formenti, ad del Gruppo Industriale Formenti, cui fa capo il brand: “Sempre più si va nella direzione della sostenibilità, ma noi ci siamo già arrivati”.
