Un passaggio di mano importante sotto il cielo della Laguna. Ha infatti cambiato proprietario l’Avani Rio Novo Venice, da oggi nel portfolio del Fondo Immobiliare primo RE, interamente detenuto dalla Cassa dei Dottori Commercialisti e gestito da Prelios SGR.
L’hotel, classificato 4 stelle, è situato nel sestiere di Dorsoduro a Venezia, in Calle Larga Ragusei, e dispone di oltre 140 camere, sale conferenze modulabili e del ristorante 8 Millimetri Cicchetti & Wine.
Nicola Sajeva, asset & development management director di Prelios Sgr, ha dichiarato: “Con questa operazione rafforziamo ulteriormente il posizionamento del Fondo Immobiliare primo RE nei mercati immobiliari italiani più attrattivi. L’acquisizione di un asset alberghiero di prestigio, in una destinazione turistica di richiamo come Venezia, conferma la capacità del Fondo di individuare opportunità di investimento strategiche in asset class alternative, diversificando il portafoglio sia per destinazione d’uso che per localizzazione. Inoltre, contribuisce a rafforzare il profilo locativo del portafoglio, consolidando la nostra presenza in contesti di alto prestigio”.
Ferdinando Boccia, presidente della Cassa dei dottori commercialisti (Cdc), ha dichiarato: “L’acquisizione dell’hotel Rio Novo da parte del Fondo Immobiliare primo RE, interamente detenuto dalla Cassa e gestito da Prelios SGR, rappresenta un esempio concreto del nostro impegno nella costruzione di un portafoglio immobiliare solido, diversificato e sostenibile. Come Ente previdenziale, abbiamo la responsabilità di gestire con visione e prudenza il patrimonio degli iscritti, e lo facciamo scegliendo partner qualificati e investimenti in grado di generare valore stabile nel tempo. Questa operazione, in una città iconica come Venezia e con un asset certificato secondo i criteri BREEAM In-Use, conferma la qualità della strategia perseguita dal Fondo primo RE, sempre più orientata a coniugare rendimento, sicurezza e sostenibilità secondo i più alti standard ESG”.
CBRE ha assistito in qualità di advisor l’investitore istituzionale che ha venduto l’hotel. “Il mercato alberghiero italiano sta evolvendo verso una crescente polarizzazione, con una domanda concentrata su asset di qualità elevata in location prime, capaci di garantire ritorni stabili nel lungo periodo – ha affermato Silvia Gandellini, Head of Capital Markets Italy di CBRE Italy –. Gli investitori istituzionali continuano a guardare con interesse al settore hospitality, in particolare a operazioni core caratterizzate da solidi fondamentali e da una gestione operativa di livello internazionale. Venezia, in questo scenario, si conferma un mercato di riferimento grazie alla sua unicità e alla resilienza della domanda”.