Mancano poche ore all’apertura dell’edizione numero 20 del congresso di Identità Golose, che dal 2005 chiama alla ribalta i più grandi chef italiani e internazionali per illustrare e discutere le nuove tendenze della cucina contemporanea. L’evento si svolgerà a Milano dal 22 al 24 febbraio e per il secondo anno dedicherà uno spazio importante al mondo dell’hospitality.
Una grande festa di compleanno
Fondato da Paolo Marchi e Claudio Ceroni nel 2005, il congresso è una fucina di attività e showcooking che dal palco si sviluppano nell’area espositiva grazie alla partecipazione di importanti realtà del settore agroalimentare accuratamente selezionate all’insegna del binomio qualità e innovazione.
Per celebrare il suo ventesimo anno, il Congresso di Identità Golose guarderà sia alla strada fatta, coinvolgendo tutti gli chef protagonisti di questi primi 20 anni, che a quella ancora da percorrere, esplorando le nuove frontiere della cucina, della pasticceria, della mixology, del servizio di sala e dell’hôtellerie.

Non è un caso che il tema dell’anno sia Identità future. Come spiega Paolo Marchi “siamo alla ventesima edizione perché tutti noi siamo riusciti a cogliere realtà e cambiamenti, a modificare traiettorie a seconda dei nuovi momenti, a guardare avanti e a non fossilizzarci. Non abbiamo mai creduto nell’immutabilità delle persone e delle loro azioni.
Con “Identità Future, 20 anni di nuove idee in cucina” ribadiamo il nostro credere
nelle novità, il sapere che il nostro humus ha iniziato a depositarsi a metà Anni Zero e ora è il concime delle kermesse che arriveranno. Quello che è stato, ci conforta e ci sprona a perseverare e ai relatori chiederemo di raccontarci quale futuro sarà il loro”.
Appuntamento al Mi.Co. Nord dal 22 al 24 febbraio
Tra le novità, la location, che quest’anno è il Mi.Co. Nord, con nuove sale con aree tematiche e
una maglia espositiva inedita per tredicimila metri quadrati dedicati a esplorare le trasformazioni del mondo della gastronomia.
E non solo: aumenta anche lo spazio dedicato all’ospitalità, le cui evoluzioni sono legate in maniera sempre più convinta all’offerta gastronomica. Nel Cluster Hotellerie, la sezione curata da Elisabetta Canoro, una serie di panel apriranno al confronto sull’Identità futura anche dell’ospitalità con general manager, esperti del settore, architetti e designer.

Altre novità sono la Bar Experience, la prima esperienza immersiva dedicata alla miscelazione attraverso i protagonisti più acclamati della scena internazionale e il Salone del Vino, un’area interamente dedicata al mondo del vino, con una selezione di cantine italiane e internazionali che celebrano l’eccellenza, l’identità territoriale e l’apertura verso i giovani e il futuro.
Design e ospitalità
Nella giornata del 24 febbraio uno dei panel del Cluster Hospitality sarà dedicato al rapporto tra il mondo del progetto e quello alberghiero. L’incontro, dal titolo “Hotel, ristoranti e spa: quando il design è sinonimo di ospitalità” sarà moderato da Hotel Domani e avrà come ospiti Daniela Baldo, founding partner dello Studio Marco Piva, Mariapia Bettiol, founder Bettiol Architecture, Angelica Federici, direttrice creativa e food & beverage manager Palazzo Talìa, Gabriele Gascòn, ceo di Gascón Group, Federico Spagnulo, founder Spagnulo&Partners e Giorgio Visentin, founder & partner di MMA Projects.
