Il primo quarto di secolo di Damast è allo stesso tempo un momento di riflessione e di ripartenza, in cui i concetti fondanti dell’azienda – design, benessere e sostenibilità, con un forte focus sull’ospitalità – vengono esplorati e sviluppati in modo consapevole e maturo, guidando la ricerca aziendale e portando a nuovi interessanti risultati.
Tra questi, il sistema doccia PUNTOEVIRGOLA e la collezione YUTORI.
Il manifesto di una nuova filosofia

Il sistema doccia PUNTOEVIRGOLA nasce da un’intuizione forte e provocatoria: ridefinire l’archetipo della doccia trasformando la tradizionale doccetta a mano — da sempre core business Damast – in soffione: il risultato è un elemento scultoreo, indipendente e centrale nello spazio. Nel catalogo Damast, il prodotto nasce con l’intenzione di rappresentare il manifesto di una nuova filosofia della doccia.
Lo spiega Giuseppe Reale, direttore marketing e vendite dell’azienda: “Il nome non è casuale, perché rappresenta un momento di riflessione e rilancio aziendale, un momento che grammaticalmente è codificato con questo segno di punteggiatura che non è un punto fermo, ma un invito a continuare la scrittura con nuovi argomenti, storie e significati.”
Con il sistema doccia PUNTOEVIRGOLA il classico soffione a parete cede il posto a un corpo tubolare in acciaio inossidabile lungo 39 cm inclinato di circa 45°, che emerge direttamente dalla parete e termina con un soffione di 25 cm di diametro. Le linee allungate, ispirate alla silhouette della doccetta, sono amplificate fino a triplicarne il volume, creando un oggetto funzionale e sorprendente. L’acqua erogata da ugelli anticalcare offre un effetto pioggia intenso ma delicato, avvolgente e rigenerante. Un segno visivo potente, essenziale e al tempo stesso di grande impatto, capace di dialogare con le architetture più contemporanee del bagno.
Il sistema doccia è uno dei punti di forza del progetto: il sistema doccia PUNTOEVIRGOLA vive in autonomia, posizionato a circa 185 cm da terra. Si tratta di un vero e proprio sistema completato da un corpo miscelatore ad incasso di 40 cm che accoglie comandi intuitivi, come il comando di erogazione, i pulsanti selettori per la scelta tra doccetta e soffione e la doccetta monogetto dotata di supporto magnetico e un flessibile antitorsione con la possibilità di tre colorazioni (cromato, antracite e bordeaux).
L’arte del recupero
Continua e si evolve anche la collaborazione tra Damast e Antonio Spanedda, l’artista relazionale docente associato all’Accademia di Belle Arti Brera di Milano e all’Accademia Acme di Novara che dal 2021 lavora sui temi comuni alla sua ricerca e a quella dell’azienda piemontese. Per il 2025 questa sinergia artistica ha portato alla nascita della collezione Yutori (ユートリ), un termine giapponese che significa “spazio, margine, agio”. La filosofia che sta dietro a queste parole invita a creare uno spazio di calma e tranquillità nella vita, rallentando il ritmo e trovando il proprio equilibrio interiore, in un perfetto connubio tra bellezza, funzione e memoria. Un equilibrio che permette di essere presenti nel momento, ad apprezzare le piccole cose e a coltivare la propria creatività trovando gioia nelle azioni quotidiane e negli interessi personali, connettendosi anche con la natura. In sintesi, è un invito a ritrovare il piacere di vivere, a rallentare e a creare spazio per sé stessi e per il mondo circostante.
Le opere della collezione sono sedute realizzate in plexiglass e arricchite con materiali provenienti dalle lavorazioni Damast e Vifra – azienda del gruppo specializzata in stampaggio materie plastiche – e sono un esempio concreto di come lo scarto industriale possa essere rigenerato in valore estetico, narrativo e simbolico. Il recupero non è inteso come semplice riciclo funzionale e concreto, ma come possibilità creativa e simbolica. Le sedute sono strutture trasparenti dotate di un cuscino in resina che ingloba frammenti industriali e dettagli decorativi, con riferimenti stilistici alla precedente serie Message in a Bottle dell’artista. Ogni opera è ideata con soggetti visivi originali – paesaggi, visioni astratte, mondi immaginari – nati dall’interpretazione della realtà di Spanedda.
Guardando al futuro
Forte dei suoi primi 25 anni di successi nel settore della #doccetteria, Damast guarda al futuro e ai prossimi obiettivi: dal punto e virgola nasce una nuova frase, dalla rielaborazione del materiale scartato nascono nuovi gesti concreti e profondi. Sempre seguendo la linea della coerenza e della fedeltà ai propri valori.