Il Rosa Alpina di San Cassiano, in Alta Badia, è uno dei più prestigiosi resort delle Dolomiti. Il luxury hotel vanta 57 tra camere e suite, una lussuosa spa e tre ristoranti, tra cui il rinomato St Hubertus, 3 stelle Michelin, sotto la guida di Norbert Niederkofler. L’executive chef collabora con la struttura altoatesina dal 1994 e il tratto distintivo della sua cucina – oltre all’eccellenza delle sue proposte – è da sempre l’amore per il territorio, il rispetto delle stagioni e quello assoluto della materia prima, grazie a una conoscenza impeccabile delle tecniche di cottura.
In queste ore sta facendo scalpore la notizia divulgata dai media di un cambio di rotta da parte del luxury hotel altoatesino riguardo alla sua proposta gastronomica. L’albergo avrebbe infatti reso noto l’intenzione di chiudere definitivamente il ristorante tristellato diretto da Niederkofler dopo il 27 marzo. Una scelta che offre molti spunti di riflessione agli operatori del mondo dell’ospitalità su quanto possa essere economicamente sostenibile puntare su una ristorazione ‘blasonata’.
Come si legge su Repubblica, la struttura ricettiva resterà chiusa per un anno e mezzo per un intervento di restyling e con l’occasione verrà ripensata anche la sua proposta ristorativa con una formula, a detta della proprietà, ancora più esclusiva e una riduzione dei coperti al St Hubertus.
A dicembre 2022 il Rosa Alpina è entrata nel portfolio di Aman Resorts, esclusivo marchio internazionale con 34 alberghi in 20 destinazioni, tutti con una forte identità, nel segno del lusso più autentico. Si tratta del secondo Aman in Italia dopo il debutto a Venezia
