“A maggio l’esordio in Italia, ma è solo l’inizio”: Stéphane Laguette, cco di Atmosphere Core, racconta i progetti del brand

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Con il suo gruppo di hotellerie che conta nove proprietà alle Maldive e una serie di strutture in pipeline in Sri Lanka e India, Atmosphere Core è una società di ospitalità in forte crescita, che si prepara a entrare anche in Italia. A portarla qui è stata, in qualche modo, la sua anima asiatica. “Non è stata una strategia, non c’era una pianificazione, ma ci sono stati tre segnali importanti che ci hanno fatto capire che c’era qualcosa che ci spingeva verso l’Italia” spiega Stéphane Laguette, Chief Commercial Officer di Atmosphere Core. I tre segni sono stati l’accordo con il tour operator Naar per l’Italia, la decisione di importare i prodotti di Bottega, azienda vinicola veneta, e il contatto con Franco Giampetruzzi e Gian Maria Debenedetti, i proprietari di una struttura nelle Langhe alla ricerca di un operatore per la sua gestione. “Abbiamo pensato che non potesse essere solo un caso. La nostra ‘anima’ asiatica ci porta a prestare attenzione ai segni, e quando si sono verificate queste tre circostanze abbiamo capito che l’Italia era nel futuro di Atmosphere Core”. Un futuro che nella concretezza prenderà forma in Borgo Monchiero Heritage by Atmosphere, dimora di charme in cima a una collina nelle Langhe.

Quello nelle Langhe è un esordio in Italia. Qual è la vostra idea dell’ospitalità nel Paese?

Vediamo una elevata qualità della vita, del cibo, degli hotel, perfettamente in linea con quello che facciamo alle Maldive, dove siamo molto attenti al servizio ineccepibile, al cibo, all’offerta di vino e champagne. C’è una grande affinità tra la nostra filosofia e lo stile dell’ospitalità italiana.

Borgo Monchiero Heritage by Atmosphere

Cosa del know how acquisito alle Maldive sarà mutuato in Italia?

Porteremo in Italia l’esperienza nel servizio che abbiamo acquisito alle Maldive, ma dovremo adattarci all’Italia perché i lavoratori non saranno gli stessi, non lo sarà il team di servizio…dovremo adattarci anche noi.
Quello che stiamo facendo ora è un ottimo esercizio: adattare il nostro modo di pensare come albergatori delle Maldive per entrare in Italia.
Non avremo lo stesso approccio, ma sicuramente la stessa qualità.

Quando aprirà Borgo Monchiero e che tipo di hotel sarà?

Borgo Monchiero aprirà le sue porte nel marzo 2026 per un soft opening e poi sarà pienamente operativo da maggio. In questo momento è in corso il restauro della struttura curato dall’architetto Stefano Tardito, che ha ideato l’intero concept collaborando con la proprietà; si tratta di un intervento molto delicato perché è una costruzione del XVIII secolo che aveva la funzione di monastero e c’è anche una bellissima chiesa, ancora consacrata, dove potranno essere celebrati i matrimoni. Gli esterni non potranno essere modificati e anche sugli interni ci sono molti vincoli che devono essere rispettati. Il passato della struttura sarà ovunque, mentre lo stile degli interni sarà di impronta contemporanea; l’architetto porterà uno stile molto moderno in una costruzione così ricca di storia.

Progetti per il futuro?

Ancora Italia: non vogliamo fermarci qui, ma crescere nel Paese. Non nelle grandi città ma in realtà simili a Borgo Monchiero, luoghi remoti e bellissimi dove pensiamo di poter portare la nostra esperienza e la nostra profonda conoscenza dei viaggiatori internazionali che vengono alle Maldive e che sono interessati all’Italia, che è per loro una delle principali destinazioni turistiche. Stiamo già vagliando alcune altre possibilità nel Paese.

“A maggio l’esordio in Italia, ma è solo l’inizio”: Stéphane Laguette, cco di Atmosphere Core, racconta i progetti del brand - Ultima modifica: 2025-09-29T19:43:04+02:00 da Anna Calvanese

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