In un comunicato ufficiale Federalberghi esprime la grande delusione per il cambio di rotta del parlamento sulla regolamentazione dei cosiddetti affitti brevi ai fini di una competizione più leale nel mondo hospitality, dove chi svolge un’attività ricettiva a livello imprenditoriale deve sottostare alle stesse regole. La scorsa settimana – segnala l’associazione degli albergatori – era stato approvato un emendamento ai sensi del quale chiunque avesse destinato all’attività di locazione breve più di quattro appartamenti sarebbe stato considerato a tutti gli effetti un imprenditore. Ieri in Senato l’emendamento sugli affitti brevi è stato cassato.
“Inspiegabilmente – ha dichiarato il presidente Bernabò Bocca -, un emendamento che la scorsa settimana era stato considerato ammissibile, ieri sera è diventato inammissibile. Quando, qualche giorno fa, abbiamo parlato di interminabile gioco dell’oca, mai avremmo pensato che si sarebbe giunti a tanto.”
“Il Governo batta un colpo – prosegue Bocca -. Se veramente si vuol tutelare i consumatori e la concorrenza, non è necessario il passaggio parlamentare. Da più di tre anni, gli operatori onesti sono in attesa del regolamento previsto dal decreto n. 50 del 2017 (articolo 4, comma 3 bis), che deve definire i criteri in base ai quali l’attività di locazione breve si presume svolta in forma imprenditoriale”.