Suggestioni dal genius loci nel Baglioni Resort Sardinia

Realizzato in soli tre mesi, il progetto del Baglioni Resort Sardinia ha tratto ispirazione dagli elementi della natura sarda e attinto dalle più antiche tradizioni dell’artigianato tipico dell’isola
Realizzato in soli tre mesi, il progetto del Baglioni Resort Sardinia ha tratto ispirazione dagli elementi della natura sarda e attinto dalle più antiche tradizioni dell’artigianato tipico dell’isola

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Un concept alberghiero non può prescindere dal genius loci. È l’approccio progettuale dell’architetto Federico Spagnulo: “Non penso sia eticamente giusto – precisa – mantenere lo stesso stile in Sardegna, a Milano, Marrakech o Dubai. E poi credo molto nel dialogo culturale che si instaura con i luoghi che affronti, questo dialogo porta progetto, porta innovazione”.
Da questo assunto è nata anche una delle ultime realizzazioni dello studio Spagnulo & Partners: il Baglioni Resort Sardinia, 5 stelle affiliato a The Leading Hotels of The World, aperto a inizio giugno nel Nord Est della Sardegna, sopra San Teodoro, nell’area marina protetta di Tavolara.

Foto di Barbara Pau


Un complesso ricettivo dall’eleganza sobria e ricercata, in cui il legame profondo con il territorio si percepisce in ogni angolo. Nelle scelte architettoniche – il granito delle facciate degli edifici, i pavimenti scomposti in pietra di Orosei, i colori pastello verde acqua e blu delle pareti nelle aree comuni, la calce cruda dei muri nelle camere –, e in quelle di interior, ispirate alla natura selvaggia e prorompente dell’isola. “Il vento, il sole, la limpidezza dell’aria, il colore intenso del mare, delle rocce, della terra, della macchia mediterranea… Elementi che ti riempiono la retina e che noi abbiamo ripreso – racconta l’architetto –. Dopo una ricerca fotografica, è bastato mostrare le immagini agli artigiani del posto: ci siamo intesi subito perché quei colori, quelle texture erano già parte di loro”.

Come canne al vento

La luce, per Davide Groppi, è una meravigliosa occasione per sedurre ed emozionare. Dell’azienda, per il Baglioni, i progettisti hanno scelto Sampei, disegnata nel 2011 da Enzo Calabrese e Davide Groppi, un autentico “ready-made”. Ricavata da una canna da pesca, flessibile e telescopica, questa lampada è un segno delicato ed elegante che fa pensare a effimeri rami di salice, a canne di bambù mosse da un debole vento. Una piccola testa, in cima a un lungo e sottile stelo in fibra di carbonio, che al più lieve spostamento risponde con un minimo movimento ondeggiante, trasmettendo un ritmo di lenta attesa. Nel 2014 Sampei ha vinto il premio Compasso d’Oro ADI, mentre quest’anno, per celebrare il suo decimo anniversario, è stata creata un’edizione speciale e a tiratura limitata, realizzata con dettagli in finitura dorata.

Tradizioni centenarie
Realizzare un progetto per Spagnulo & Partners significa entrare in contatto con un universo complesso, fatto anche di tradizioni, usi, artigianalità. “Non si tratta solo di un sapere artigianale – sottolinea Spagnulo – ma di profonde espressioni di appartenenza culturale. L’isola, per secoli poco pervasa da rapporti con l’esterno, ha sviluppato forme molto identitarie di arti e mestieri dai caratteri unici e speciali. Questo bagaglio ci è giunto quasi incontaminato e, per questo, è da considerarsi estremamente prezioso nella comprensione dell’anima del luogo”.
La scelta è ricaduta quindi sui pregiati tessuti in lana di Mariantonia Urru, nella declinazione a rilievo della tecnica Pibiones e nella tecnica Piana. Realizzati con disegni tradizionali reinterpretati in chiave contemporanea, i tessuti di Urru si trovano nelle testate dei letti, nei tappeti, nei cuscini e imbottiti, nelle tende. I colori dominanti del progetto – il verde, il blu, l’ocra e il mattone – sono stati declinati in diversi motivi geometrici e texture, che definiscono in maniera distinta tra loro le 78 camere e suite, oltre che le aree comuni. Nelle stanze un ulteriore tocco di unicità è dato dagli inserti di cotti smaltati a mano di Cerasarda nei mobili in rovere sbiancato. Non poteva mancare poi l’antichissima arte della ceramica sarda: splendide brocche della sposa, brocche di asseminesi, anfore anulari – smaltate in verde, bianco, rosso o arancio – sono sparse un po’ ovunque, nelle camere e negli spazi comuni. Le ha realizzate a mano Walter Usai, un artigiano che porta avanti una tradizione di famiglia che risale al 1850.
Infine, i progettisti hanno voluto affidarsi alla potenza delle immagini: nella lobby, nei ristoranti e nelle camere sono state inserite riproduzioni fotografiche, realizzate da Alidem di Milano, che attraverso dettagli disvelano la forza teatrale del paesaggio e del vissuto sardo.

Mesi di lavoro intenso
La struttura è frutto del restyling di un complesso preesistente, acquisito in management da Baglioni Hotels & Resorts. Le zone comuni – lobby, due ristoranti, pool bar, terrazza bar, spa, zona fitness – sono collocate in tre corpi di fabbrica distinti, cui si aggiunge l’area outdoor con le piscine e il solarium. Le 78 tra camere e suite sono invece distribuite nella parte collinare. In origine le stanze erano 110 ma con il rebranding alcune camere sono state accorpate in funzione del nuovo posizionamento di mercato. La vera sfida progettuale? Ultimare i lavori nei tempi previsti: tre mesi.
Giornate frenetiche, intense: “realizzare 78 camere di svariate tipologie, in così poco tempo, è stato piuttosto complesso – confida l’architetto –. Si è trattato di un grosso lavoro di falegnameria e di coordinamento: gli arredi sono stati realizzati su disegno dalla Gabana Arredamenti di Brescia, e l’inserimento nei mobili dei particolari in tessuto di Urru e in ceramica di Cerasarda ha comportato un andirivieni di materiali tra la Sardegna e il Nord Italia”.
Lo stesso è accaduto per le altre forniture dal ‘continente’: “tutti i rivestimenti dovevano dialogare con i tessuti di Urru, quindi abbiamo fatto i salti mortali per coordinare tutto”, chiosa l’architetto. Una sfida ampiamente vinta, quindi, grazie anche al ruolo chiave dell’architetto Alessandra Carbone – socia di Federico Spagnulo –, che si è praticamente trasferita sul posto per tutto il periodo del cantiere.

Una linea beauty vegan e cruelty free

Per offrire esperienze uniche ed esclusive anche nella spa, Baglioni Hotels ha puntato sulla cosmesi di nicchia INSÌUM certificata vegan e cruelty free, totalmente made in Italy, a base di ingredienti puri e tecnologicamente avanzatissimi. Ogni prodotto regala, insieme all’efficacia, una piacevolezza immediata, tattile e olfattiva, che riesce a trasformare la beauty routine in un momento di rigenerazione fisica e mentale. Una linea skincare unisex, composta da creme e sieri con un forte potere anti-age, che dona risultati intensi ed immediati. “INSÌUM è pensata per le persone che vivono il nostro tempo, impegnate e complesse – precisa Francesca di Lenardo, ideatrice e fondatrice del brand –. Il risultato è una linea anti-età efficace che esprime un’idea di comfort e piacere immediato priva di ingredienti potenzialmente dannosi per la pelle e l’ambiente. Dei prodotti che regalano, prima di tutto, un intenso momento di bellezza”.

Oasi di pace e relax
L’apertura sarda è il terzo resort per Baglioni Hotels dopo quello di Punta Ala e delle Maldive, inaugurato nel 2019. “La società – spiega il Brand Marketing & Communication Manager, Piergiorgio Capozza –, su input delle richieste della clientela, ha deciso di ampliare l’offerta in destinazioni di mare. Da lì è partita la ricerca di location e opportunità interessanti. È stato individuato questo sito che al Ceo Guido Polito è piaciuto molto, ci ha scommesso e in pochissimi mesi abbiamo fatto un lavoro incredibile”.
“La fase di preapertura è stata abbastanza frenetica – conferma l’Hotel Manager, Federico Floris –, soprattutto non c’è stato un periodo di transizione tra il cantiere e l’arrivo degli ospiti. Questa è stata la parte più sfidante”. Lo staff del resort annovera circa 75 persone, selezionate con cura perché “la mission di Baglioni è personalizzare il soggiorno, renderlo unico, cercando di intercettare l’idea di lusso di ogni singolo ospite. Può essere semplicemente passare del tempo con i figli in spiaggia, in piscina o un’esperienza gourmet al ristorante Gusto by Sadler – con i piatti firmati dall’omonimo chef stellato –, oppure un tour sullo yacht Azimut 34 che abbiamo in dotazione, piuttosto che una passeggiata a cavallo”.


Ma a chi si rivolge esattamente la struttura? “Principalmente a tutti coloro che cercano un soggiorno tranquillo in un contesto naturale così forte e incontaminato – spiega l’Hotel Manager –, quindi attraiamo molto le famiglie, ma anche i single che hanno necessità di rigenerarsi o le coppie che vogliono vivere un soggiorno romantico, senza ritmi imposti, quindi il nostro target di riferimento è in chi cerca un po’ di pace e tranquillità”.

Suggestioni dal genius loci nel Baglioni Resort Sardinia - Ultima modifica: 2022-02-23T12:21:25+01:00 da Maria Grazia Ventura

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