Confindustria Alberghi: bruciati 300 milioni di ricavi in tre giorni

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E’ un grido di dolore e disperazione quello lanciato da Confindustria Alberghi per denunciare con numeri ben precisi le drammatiche condizioni in cui vessa il settore ricettivo e quando incida il comparto sull’economia del Paese, tenuto conto anche del fatturato indotto che si crea con il turismo.

Tutti gli anni, in prossimità della Pasqua, Confindustria Alberghi fotografa l’andamento del settore sondando il sentiment su prenotazioni e nazionalità della clientela. “Oggi, purtroppo, i nostri alberghi non si confrontano con un dato medio elaborato attraverso una survey, ma si scontrano con una realtà che ha superato di gran lunga il confine dell’immaginario” dichiara l’associazione degli albergatori.

L’associazione sottolinea che queste festività pasquali oltre il 95% delle strutture alberghiere italiane resterà chiuso, lungo tutta la penisola. Gli hotel registrano complessivamente 5 milioni di presenze mancate e una perdita di fatturato relativa alla sola vendita delle camere di 300 milioni di euro nei soli tre giorni tra sabato e il lunedì dell’Angelo. “Imprese, famiglie e lavoratori bloccati ma pronti a tornare a vivere attraverso il lavoro, la quotidianità e l’essere parte attiva del motore economico del Paese” sottolinea Confindustria Alberghi.

Urgente intervenire sugli affitti

La recente analisi condotta dal Centro Studi Confindustria conferma l’impatto senza precedenti del covid-19 sul sistema produttivo italiano e sul turismo. Confindustria Alberghi fa quindi appello alle istituzioni affinché nel decreto di aprile ci sia risposta al problema affitti, imprescindibile per il settore che preoccupa oltre il 50% delle aziende grandi, piccole e piccolissime.

Come più volte chiesto dall’associazione, serve un provvedimento che intervenga sui canoni di affitto per gli immobili ad uso alberghiero e permetta di sopravvivere alle tante aziende costrette a sostenere un costo vivo su un’attività oggi ferma e che comunque nei prossimi mesi potrà contare su un mercato molto parziale e comunque rallentato.

“La ripartenza, come immaginiamo, sarà graduale e per uscire dal lockdown preparate, le aziende già guardano all’organizzazione dell’offerta alberghiera in osservanza con le nuove esigenze di rispetto del distanziamento sociale. Regole chiare e certe saranno fondamentali per restituire fiducia al mercato e serenità agli operatori ed agli ospiti”, conclude Confindustria Alberghi.

 

Confindustria Alberghi: bruciati 300 milioni di ricavi in tre giorni
- Ultima modifica: 2020-04-09T13:19:39+02:00
da Redazione

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