Confindustria Alberghi: “I ristori non bastano. Fisco, lavoro e Superbonus: ecco le richieste al Governo”

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Disporre di aiuti adeguati alla effettiva gravità della crisi, che garantiscano la sopravvivenza di molte imprese altrimenti destinate al collasso”. E’ questa la principale richiesta portata da Confindustria Alberghi davanti alla Commissione Attività produttive, audita nell’ambito del disegno di legge di Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2021 e Bilancio pluriennale per il triennio 2021-2023.

“Aiuti di Stato? Inadeguata la soglia”
L’associazione – che ha sottolineato come la difficilissima crisi degli ultimi dieci mesi si stia aggravando coi nuovi limiti per le imminenti festività – ha anche posto l’accento sul problema del limite agli aiuti di Stato, che “rischia di rendere inefficaci le misure già previste. Il protrarsi della crisi, infatti, ha reso inadeguata la soglia a 800.000 euro nell’attesa che vengano attivate le nuove opportunità previste dal nuovo temporary framework di ottobre”.

Il fondo perduto
L’aggravarsi ed il protrarsi della crisi – ha osservato durante l’audizione Maria Carmela Colaiacovo, Vice Presidente di Associazione Italiana Confindustria Alberghi (nella foto)hanno purtroppo reso insufficienti i provvedimenti adottati dall’inizio della pandemia, rendendo di fatto necessarie misure di sostegno straordinarie. Tra gli interventi più attesi chiediamo correttivi al contributo a fondo perduto che, così come pensato, non riesce ad offrire un sostegno adeguato agli operatori alberghieri visto che gli aiuti sono correlati esclusivamente alle perdite subite nel mese di aprile 2020”.

Le altre richieste: fisco e lavoro
La richiesta è quindi quella di un “percorso di accompagnamento per tutto il 2021, un anno in cui la ripresa sarà lenta e discontinua”. Al contempo è stato espresso vivo apprezzamento per la scelta di intervenire sul tema delle locazioni brevi per tutelare il tessuto urbano e sociale delle città e offrire maggiore trasparenza ai consumatori.
Tra i temi anche quelli relativi alle misure fiscali, dalla proroga degli interventi per affitti e Imu, alla richiesta di sospensione della Tari, passando per la riduzione del 50% dell’aliquota Iva applicata alle prestazioni alberghiere e azzeramento dell’Irap. Spazio è stato dedicato anche alle misure per il lavoro, con la richiesta di prolungare gli ammortizzatori sociali dando possibilità agli operatori di poter accedere anche alla decontribuzione per quei lavoratori che possono essere richiamati anche solo parzialmente in servizio.

Ipotesi Superbonus: “Un’opportunità per ripartire”
In conclusione, Colaiacovo ha sottolineato l’importanza di prevedere l’estensione del superbonus anche alle strutture alberghiere: “Il comparto ha bisogno di maggiore attenzione e intervenire oggi significa poter tornare ad operare più forti domani. Per questo sarebbe altrettanto importante poter prevedere l’estensione del Superbonus al 110% alle strutture alberghiere consentendo di trasformare lo stallo attuale in un’opportunità di riqualificazione e riposizionamento dell’offerta attraverso un meccanismo virtuoso che vedrebbe tra le altre cose coinvolte filiere delle costruzioni, dell’impiantistica, all’arredo e design“.

Confindustria Alberghi: “I ristori non bastano. Fisco, lavoro e Superbonus: ecco le richieste al Governo”
- Ultima modifica: 2020-11-25T08:42:19+01:00
da Redazione

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