La luce, le texture e il colore nei progetti per l’ospitalità di FDA

La suite Smoove del Demo Hotel di Rimini

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Alessio Fiorini, co-fondatore con Roberto D’Amico di FDA Architetti, spiega qual è l’approccio dello studio al progetto di arredo per gli spazi dell’ospitalità, quali sono le priorità e gli elementi fondamentali nella costruzione di un’identità per lo spazio

La funzionalità al primo posto, cardine del processo creativo nel quale ogni elemento deve servire in maniera funzionale le necessità del progetto, assicurando che le soluzioni adottate rispondano perfettamente alle richieste del cliente. Un approccio che non comporta il trascurare l’estetica, ma l’integrarla in maniera armoniosa con le esigenze pratiche, per creare spazi che non siano soltanto belli da vedere ma che risultino anche confortevoli da vivere.

È la filosofia di FDA, lo studio di architettura fondato nel 2016 dagli architetti Alessio Fiorini e Roberto D’Amico con una forte specializzazione nel settore dell’ospitalità. “Nel dettaglio del nostro percorso progettuale, ci impegniamo a mantenere una linea di essenzialità, evitando di sovraccaricare gli ambienti con elementi superflui. La nostra intenzione è quella di concepire arredi che, pur nella loro semplicità formale, possano arricchire lo spazio attraverso un equilibrio studiato tra estetica e funzione. Questo processo inizia con un’attenta analisi delle esigenze specifiche del progetto, seguita dalla ricerca di soluzioni su misura che possano soddisfare tali requisiti in maniera elegante ed efficiente. La nostra priorità rimane sempre quella di creare ambienti che rispecchino l’identità del cliente, offrendo al contempo un’esperienza spaziale coerente e arricchente per gli utenti finali”.

Ci sono materiali e colori che vi distinguono e che ricorrono nei vostri progetti?
La nostra filosofia progettuale non si basa su una predilezione invariata per specifici materiali o colori; piuttosto, ci dedichiamo alla ricerca di combinazioni uniche di materiali, texture e palette cromatiche che meglio rispondono alle esigenze specifiche di ogni progetto. Tuttavia, con il passare del tempo, abbiamo osservato che alcuni elementi tendono a ricorrere nei nostri lavori. Ad esempio, il legno in finiture naturali è spesso presente per la sua capacità di conferire calore e accoglienza agli ambienti, mentre il colore verde e le nuance desaturate si rivelano scelte ricorrenti per la loro versatilità e la loro capacità di creare atmosfere serene e riposanti. Inoltre, il ferro verniciato a polvere emerge come una costante nelle nostre realizzazioni, grazie alla sua durabilità e alla finitura contemporanea che può offrire. Queste scelte non sono fisse né predefinite, ma emergono naturalmente come preferenze che si adattano armoniosamente ai concetti alla base dei nostri progetti.

Hotel Haway a Martinsicuro (TE). (Foto di Carlo Oriente)

Quali sono gli elementi del mondo dell’arredo che, secondo voi, influenzano maggiormente l’atmosfera in un ambiente?

Nella creazione di atmosfere negli ambienti, la luce gioca un ruolo fondamentale; essa è il primo elemento che consideriamo nei nostri progetti. La luce, sia essa naturale che artificiale, ha il potere di trasformare completamente uno spazio, influenzando percezioni e umori. Attraverso l’uso accurato della luce, siamo in grado di enfatizzare forme, colori e texture, creando dinamiche visive uniche e atmosfere accoglienti o stimolanti a seconda delle necessità. Successivamente, la scelta dei colori diventa cruciale. I colori hanno l’abilità di modificare la percezione dello spazio, sia in termini di dimensioni che di temperatura, e di influenzare direttamente il benessere psicologico degli occupanti. La selezione cromatica è quindi attentamente studiata per riflettere l’identità del progetto e per suscitare le emozioni desiderate. Infine, le texture dei materiali contribuiscono a definire il carattere di un ambiente. Le superfici possono aggiungere profondità e interesse visivo, invitando al tatto e promuovendo un senso di connessione e comfort. L’interazione tra texture diverse aggiunge un livello di complessità visiva che arricchisce l’esperienza dello spazio. In sintesi, attraverso un approccio olistico che considera luce, colore e texture siamo in grado di progettare ambienti che non soltanto soddisfano le esigenze funzionali ma che elevano anche l’esperienza estetica e emotiva degli spazi.

The Poet Hotel a La Spezia

In Italia sono frequenti le ristrutturazioni di palazzi storici mirate a trasformare la struttura in un luogo per l’accoglienza. In questi casi in che modo l’arredo è in grado di valorizzare i caratteri storici dell’architettura?

Nel contesto di ristrutturazioni di edifici storici trasformati per accogliere nuove funzionalità, il nostro approccio all’arredo è profondamente rispettoso e mirato a valorizzare il patrimonio architettonico preesistente. Riconosciamo l’importanza di far emergere e celebrare i caratteri storici dell’edificio, permettendo alla sua essenza e alla sua storia di essere le vere protagoniste dello spazio. In quest’ottica, l’arredo non dovrebbe imporsi, ma inserirsi con discrezione, diventando un mezzo attraverso cui esaltare e non sovrastare le qualità intrinseche dell’architettura. L’attenzione si concentra sulla funzionalità, scegliendo pezzi che rispondono alle esigenze contemporanee di comfort e accoglienza senza sottrarre attenzione ai dettagli storici e artistici dell’edificio. Elementi di design minimale e linee pulite sono spesso preferiti per garantire che l’arredo completi senza competere con la struttura esistente. Ogni scelta, dalla palette cromatica ai materiali, è attentamente ponderata per assicurare che l’integrazione tra nuovo e antico sia armoniosa, rispettosa e che contribuisca a creare un’atmosfera unica, dove il passato e il presente si incontrano in un dialogo equilibrato. Attraverso questo approccio, miriamo a creare spazi che non solo rispettano e valorizzano il patrimonio storico, ma che offrono anche esperienze memorabili e accoglienti per gli ospiti, fondendo autenticità architettonica con comfort moderno.

La luce, le texture e il colore nei progetti per l’ospitalità di FDA - Ultima modifica: 2024-05-15T07:16:13+02:00 da Antonia Solari

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