E’ arrivato il momento dell’opening, per la nuova struttura dell’Augustus Hotel & Resort di Forte dei Marmi. A diversi mesi dall’acquisizione, è infatti pronta alla riapertura – prevista per luglio – Villa Radici, già proprietà di Barbara Radici, sorella di Augusta Pesenti, fondatrice dell’Augustus.
La villa fu costruita negli stessi anni in cui l’architetto Osvaldo Borsani progettava Villa Pesenti, primo nucleo del resort e simbolo dell’architettura anni Trenta della Versilia. L’inaugurazione di Villa Radici è una nuova espressione della vocazione dell’Augustus: coniugare fascino storico e comfort contemporaneo per offrire un’ospitalità d’eccellenza.
Con questo intento, Villa Radici è stata oggetto di un attento intervento di restyling che ha saputo restituirle il suo spirito originario, reinterpretandolo in chiave moderna. Nel rispetto del contesto storico e stilistico in cui fu concepita la villa, è stata messa in atto un’attenta armonizzazione degli interni, dove ogni scelta progettuale mira ad esaltare l’eleganza del periodo Liberty, ma sempre con sguardo innovativo.
Il restyling: design al centro
Le forme architettoniche originali – dalle ampie arcate ai volumi generosi – sono state valorizzate da un linguaggio decorativo armonioso e coerente, che richiama i colori che abitavano la Villa e le nuances dell’Augustus attraverso una palette sui toni dell’ocra, del verde e del rosa tenue, mentre l’uso di texture che giocano tra il geometrico e il figurativo conferiscono personalità agli ambienti.
Il progetto si distingue per una grande attenzione ai dettagli, evidenziata anche nella raffinata selezione degli arredi di design e pezzi d’arte, in parte originali della villa, in parte scelti e inseriti con rigorosa coerenza stilistica e stratificazione. Tra gli elementi più interessanti, spicca nel salone il grande tavolo dell’area living, avvolto dalla luce di un raffinato lampadario Barovier e Toso in vetro di Murano, realizzato negli anni ’40, autentica opera d’arte dell’Art Déco.
Poco distante, la lampada da terra Quadrifoglio, disegnata da Gae Aulenti per Guzzini negli anni ’70, introduce una nota di design modernista, integrandosi con naturalezza nel contesto decorativo. Anche ambienti di passaggio come il vano scala, sono valorizzati da pezzi iconici: ne è un esempio il tavolino di Vico Magistretti per Cattelan (1980), con la sua base in travertino, struttura metallica e piano in cristallo, che gioca un ruolo da protagonista nello spazio.
Infine, anche le suite possono vantare un arredo sofisticato, includendo vere e proprie icone del design, come la sedia Leggera di Giò Ponti per Cassina, posta in accompagnamento alla scrivania, per creare un angolo di eleganza senza tempo. A completare l’atmosfera, importanti opere d’arte del Novecento punteggiano gli ambienti di Villa Radici, arricchendoli di fascino.
I partner e il concept
Il progetto si caratterizza per la grande personalizzazione degli ambienti, in cui l’architettonico è stato curato da Discreet Architecture, mentre l’interior design è stato affidato a De.Tales, studio internazionale di architettura e interior design con sede a Milano.
Ogni suite e ogni spazio comune sono stati concepiti come ambienti su misura, frutto di un progetto sartoriale che ha curato nel dettaglio finiture e arredi realizzati ad hoc. Il risultato è di una raffinatezza unica, grazie anche all’accostamento con materiali e decori tipici della struttura, come intrecci, righe e velluti, in un interessante gioco di sovrapposizioni.
Villa Radici si articola su due livelli e ospita sette suite, pensate per offrire spazi generosi, grande luminosità e un senso avvolgente di comfort privato, in perfetta continuità con l’idea di “vivere in villa” che da sempre caratterizza l’identità dell’Augustus. Una filosofia dell’abitare che affonda le sue radici negli anni Sessanta, con la trasformazione di Villa Agnelli in residenza di villeggiatura esclusiva, e che si rinnova oggi grazie a un modello di ospitalità diffusa che unisce libertà, privacy e servizi d’eccellenza.