Il Gran Melià Palazzo Cordusio è una delle più importanti e attese new entry alberghiere a Milano. Per la storia dell’edificio, disegnato da Luca Beltrami e costruito a fine ‘800, per la sua posizione strategica, nel centro storico della città, per l’importante ristrutturazione, sotto la direzione artistica dello Studio Marco Piva, che ha voluto dare un nuovo valore artistico e cittadino al palazzo.
Da ufficio a hotel
Lo studio Marco Piva ha seguito anche l’architettura degli interni e la distribuzione degli spazi, con la creazione delle 84 camere e delle aree comuni. Un intervento molto delicato, perché la rifunzionalizzazione generale dell’edificio dalla destinazione d’uso uffici – il palazzo era la sede di Generali Assicurazioni – a quella ricettiva ha comportato uno stravolgimento della distribuzione interna. Oltre ai numerosi interventi strutturali ed impiantistici tra cui la sostituzione di tutti gli ascensori esistenti e l’aggiunta di nuovi corpi elevatori, la nuova funzione architettonica ha previsto l’apertura di molti varchi anche in murature portanti, permettendo così un’efficace distribuzione interna dei corridoi verso le camere ospiti in tutti i piani dal primo al quarto.
La forza del custom
Lualdi ha contribuito al design del Gran Melia Palazzo Cordusio con i suoi prodotti realizzati custom per il cliente. Le porte di ingresso alle camere sono delle Filorei 60 in finitura custom fornita dal cliente con la maniglia realizzata in color bronzo. Le porte dei bagni all’interno delle camere presentano il maniglione ottone a tutta altezza e, come le porte comunicanti, sono realizzate tutte in essenza, anche in questo caso custom fornita dal cliente. Le porte Rasoline con specchio sono state usate nel locale Palestra e nei bagni comuni del ristorante al piano terra mentre nei bagni comuni dello skybar è presente una piccola boiserie in rivestimento metallico bronzo spazzolato con porte integrate.