Malgrado il governo tedesco stia suggerendo ai suoi cittadini di trascorrere le vacanze in patria, dalla Germania arrivano segnali positivi per l’incoming delle destinazioni turistiche sul nostro Lago di Garda: al momento i tedeschi sembrano non voler rinunciare al soggiorno sul Gardasee.
Mauro Maccarini, presidente dell’associazione albergatori di Salò e Gardone, ha infatti reso noto che i tedeschi stanno confermando le prenotazioni per luglio e agosto, mentre chi aveva prenotato per maggio e giugno (le frontiere tedesche resteranno chiuse fino al 14 giugno) sta posticipando il periodo della vacanza in autunno, a settembre e ottobre. E’ quanto si legge in un articolo su Gardapost, in cui però Maccarini precisa anche che resta comunque l’incognita della data in cui i principali frequentatori delle località sul Garda potranno ricominciare a viaggiare.
Per le destinazioni in questione non si tratta di un segnale da poco. In base ai dati 2018 della provincia di Brescia, infatti, il turismo sulla riviera bresciana del Garda è composto per oltre due terzi da stranieri, in gran parte tedeschi (44,30%), seguiti da olandesi, inglesi e austriaci. Gli operatori turistici del Garda sono scettici sulla possibilità di salvare la stagione grazie al turismo interno, come sottolinea Marco Girardi, direttore del Consorzio Garda Lombardia “bisogna vedere quanti saranno gli italiani che potranno permettersi di andare in vacanza. Poi, diciamocelo, per noi il lago viene dopo il mare e la montagna, è la terza scelta”
Secondo Girardi, per gli hotel che apriranno il problema sarà raggiungere almeno il 50 per cento di occupazione delle camere, perché al di sotto di quella soglia una struttura media si ritrova ad operare in perdita.
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