Il turismo chiede misure straordinarie a sostegno delle imprese del settore

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In questo momento particolarmente critico a causa della diffusione del coronavirus e del conseguente danno di immagine per la destinazione Italia, le associazioni del settore chiedono con forza che le istituzioni mettano in campo misure di sostegno straordinarie per le imprese turistiche, che contribuiscono al PIL per il 13% e, per il 14,7% all’occupazione nazionale. Se poi consideriamo l’incidenza indiretta del settore (moda, agroalimentare, sport…), la cifra raggiunge probabilmente un quarto del PIL nazionale, per un ammontare che si aggira tra i 400 e 500 miliardi di euro.
In particolare, ecco alcune delle misure chieste da Aidit, Assoviaggi, ASTOI e Fto:

  • Differimento del pagamento dei contributi previdenziali e del pagamento delle  imposte dirette e indirette per un periodo coincidente col perdurare della crisi e,      comunque, non inferiore a dodici mesi come già avvenuto per gli eventi sismici;
  • Riduzione dell’aliquota IRPEF;
  • Accesso agevolato al credito e sospensione del pagamento delle rate dei mutui;
  • Accesso agevolato per le imprese agli ammortizzatori sociali esistenti (Cassa integrazione ordinaria, straordinaria e in deroga, solidarietà, etc) e a Fondi di sostegno al reddito (es. FIS – fondo di integrazione salariale, Fondi Bilaterali), estendendo tali misure anche alle PMI;
  • Istituzione di aiuti speciali per gli organizzatori di viaggi (tour operator e agenzie di viaggi) che consentano di coprire le perdite derivanti dall’acquisto di servizi relativi a viaggi cancellati, di superare le difficoltà nei flussi di cassa e di mantenere l’operatività aziendale in una situazione di forte contrazione dei volumi;
  • In caso di protrarsi dell’attuale situazione, è necessario che la UE istituisca appositi fondi europei a sostegno delle imprese italiane, alla luce dello stato di crisi;
  • Intervento del Ministero degli Affari Esteri sui Paesi esteri che stanno adottando misure di restrizione all’ingresso nei confronti dei cittadini italiani, al fine di ottenere indicazioni chiare e precise sull’adozione delle eventuali misure restrittive;
  • Rivalutazione da parte del MIUR dell’estensione a tutto il territorio nazionale di quanto previsto dal decreto 23 febbraio 2020 per i viaggi di istruzione in Italia e all’estero: eliminazione del provvedimento restrittivo a livello nazionale e limitazione dell’applicazione dello stesso alle sole zone incluse nel decreto e alle sole Regioni che abbiano adottato provvedimenti in tal senso, ricomprendendo l’introduzione di meccanismi di riprogrammazione dei viaggi di istruzione, al termine del periodo di sospensione.
Il turismo chiede misure straordinarie a sostegno delle imprese del settore
- Ultima modifica: 2020-02-26T09:35:17+01:00
da Redazione

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