Il Nobel per l’economia Stiglitz: all’Italia servono soldi a fondo perduto, non prestiti

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L’economista statunitense Joseph Eugene Stiglitz, premio Nobel nel 2001 e professore alla Colombia University, ha criticato duramente i Paesi del Nord Europa, membri Ue definiti frugali (Olanda, Austria, Svezia, Danimarca e Finlandia), che pongono il veto alle misure proposte dalla Commissione Europea nel recovery fund in aiuto degli Stati più deboli dell’Unione e più colpiti dalla pandemia, tra cui l’Italia.

I prestiti sono inutili, servono aiuti a fondo perduto per uscire dalla crisi. È preoccupante pensare che ci sono ancora alcuni Paesi in Europa che vogliono imporre condizioni inique all’assistenza. Paesi che ragionano preferendo erogare prestiti piuttosto che altre forme di aiuti”, ha dichiarato l’economista in un’intervista a La Stampa“.

Secondo Stiglitz, infatti, l’obiettivo primario è rimettere in piedi l’economia di Stati pesantemente colpiti dal Covid-19. Paesi che come l’Italia e la Spagna avevano già problemi di ripresa e di crescita prima dell’avvento della pandemia.

“Il punto è che gli aiuti decisi da Bruxelles devono essere realmente tali e non prestiti che andrebbero ad aggravare la situazione di un Paese già alle prese con un disavanzo importante – sottolinea l’economista statunitense – se qualcuno sbandiera il principio di solidarietà a livello istituzionale deve poi dimostrarlo con i fatti. Ogni tecnico dotato di buon senso direbbe che i soldi devono essere dati all’Italia a fondo perduto, ma questi Paesi dicono che l’Ue non deve fare questo genere di operazioni. Così si torna al punto di partenza”.

Il Nobel per l’economia Stiglitz: all’Italia servono soldi a fondo perduto, non prestiti
- Ultima modifica: 2020-06-21T22:55:27+02:00
da Redazione

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