Tutti ne parlano, ma chi sono i veri influencer? Come sceglierli e pianificare una strategia efficace?
Il libro Professione Influencer di Lino Garbellini – edito da Tecniche Nuove – spiega le dinamiche di un fenomeno dilagante, svelando i trucchi del mestiere e fornendo consigli alle aziende che puntano a rafforzare la brand awareness per incrementare il business.
In particolare – in una lunga intervista a Luca Caputo, consulente e formatore – il volume entra nel vivo delle esigenze peculiari del settore turistico-ricettivo, con suggerimenti pratici su come promuoversi online.
Luca Caputo è Digital coach per attori pubblici e privati, che operano nel turismo, sui temi del marketing e della comunicazione, ha incarichi di docenza e progettazione all’interno di UniSalento. Ha fatto parte del TDLab istituito presso il MiBact ed è attualmente componente dell’Advisory Board sul Turismo Digitale di Bit Milano.
la parola al consulente e formatore turistico
Luca, spesso si rivelano validi i micro-influencer legati a temi specifici, ci spieghi?
A mio parere i migliori tipi di micro-influencer sono i fan del tuo marchio: quando promuovono prodotti o servizi, sono più affidabili perché i loro follower sanno o percepiscono che amano i tuoi prodotti. Inoltre, in questi casi non bisogna fare troppa fatica per convincere queste persone a diventare i tuoi sostenitori. Di seguito alcuni consigli
- Cominciare la ricerca tra i follower del proprio account aziendale. Scegliere i micro-influencer che conoscono l’azienda e sono abituati ad acquistarne i prodotti/servizi è la migliore tattica.
- Usare gli hashtag. Le persone usano gli hashtag per facilitare la ricerca, un aspetto conosciuto da tutti, ma spesso sottovalutato. Per rendere la ricerca più efficace, consiglio di restringere i parametri, per esempio usare #vegetarianfood invece di un più generico #food se è il caso di vendita di prodotti vegetariani.
- Cercare influencer locali.
- Automatizzare la ricerca dei personaggi richiesti. Svolgere ricerche manuali può richiedere molto tempo. Strumenti come BuzzSumo, Klear e Ninja Outreach facilitano la prima fase e lasciano ai professionisti del marketing una lista già pronta di possibili micro-influencer.
Che tipo di parametri e metriche utilizzi per misurare la validità di un progetto nel tuo ambito, il travel?
Il ritorno sull’investimento è più o meno facile da misurare a seconda del canale su cui è attivo l’influencer e anche in base agli obiettivi della strategia. Alcuni indici significativi:
- Percentuale di clic, ovvero la percentuale di clic dalla call to action del post dell’influencer.
- Movimento degli abbonati / follower, valutare se c’è stato un aumento di abbonati/follower per i propri canali social diverso dalla crescita abituale.
- Condivisioni, quante volte è stato distribuito un video o un post.
- Visualizzazioni.
- Coinvolgimento, quanti Like, commenti e condivisioni ha realizzato complessivamente il contenuto dell’influencer… (segue l’elenco nel testo integrale)
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