La suite di un hotel che otto anni fa, nell’ottobre del 2012, ospitò Maradona è stata mantenuta intatta dopo la sua partenza. I piatti e gli asciugamani che aveva usato, i mozziconi di sigaro nel posacenere e persino il portasapone sono stati conservati con cura per immortalare quell’evento e trasformare la suite in una sorta di camera-museo intitolata al calciatore argentino, scomparso in questi giorni.
L’iniziativa non riguarda un albergo di Buenos Aires o di Napoli, come sarebbe più logico pensare, ma un hotel di Kannur, sulla costa Sud occidentale dell’India. Qui l’amministratore delegato dell’Hotel Blue Nile, appassionato fan di Maradona, entusiasta di aver ospitato il suo idolo, non ha esitato un attimo a dedicargli la suite 309, che si è rivelata anche una fonte di business per la struttura ricettiva.
“Dopo che abbiamo ribattezzato la stanza – ha raccontato V. Raveendran, AD dell’albergo al New Indian Express -, molte persone dall’India e dall’estero hanno visitato l’hotel, chiedendo questa particolare suite. Molti credono che sia un privilegio essere in una stanza usata dalla leggenda del calcio”.
L’amministratore delegato dell’hotel ricorda che Maradona “era cordiale, amichevole e con i piedi per terra. Poiché non parlava inglese, la sua segretaria, una signora, aveva fatto da interprete per il suo spagnolo, e che era felice ed entusiasta di essere in mezzo a fan sfegatati di calcio”. Lo scorso ottobre lo staff dell’albergo aveva festeggiato l’ottavo anniversario della visita di Maradona con una torta. L’albergo ha in programma di installare una statua di Maradona alta quattro piedi di fronte all’hotel.
