Le nuove Stelline. Stefano Boeri Interiors e la ristrutturazione del palazzo milanese

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La Fondazione Stelline ha dato il via a una profonda e importante ristrutturazione, che riguarda tanto gli spazi che ospitano eventi culturali ed artistici quanto gli spazi ricettivi. L’obiettivo è l’autonomia finanziaria e a disegnare il progetto di restyling dell’hotel – che passerà da tre a quattro stelle – è Stefano Boeri Interiors. Il prossimo gestore dell’hotel verrà individuato tramite gara pubblica.

Si apre un nuovo capitolo nella storia del Palazzo delle Stelline, uno dei luoghi più rappresentativi e ricchi di storia di Milano. Un luogo che è stato sempre al centro della vita della città: in origine antico monastero delle suore Benedettine di Santa Maria della Stella, è diventato nel 1600 Ospedale dei Mendicanti e dei Poveri della Stella e, sotto l’Impero Asburgico, scuola e opera di accoglienza delle orfanelle (le “stelline”); dalla fine del 1700 al 1971 il palazzo è stato sede dell’Orfanotrofio Femminile della Stella, per poi diventare spazio per servizi congressuali e culturali. Un filo rosso accomuna le diverse funzioni che ha avuto l’edificio e riconduce a valori nobili e importanti: “Le Stelline incarnano una lunga storia milanese di accoglienza e generosità sociale” riassume Stefano Boeri, che firma il progetto di restyling dell’hotel.


Obiettivo del progetto di riqualificazione della struttura alberghiera è quello di conferire una nuova immagine all’intero hotel, rispettando la struttura originale e allo stesso tempo razionalizzando gli spazi, per creare un’eccellenza ricettiva, contemporanea ed elegante, in grado di rispondere agli standard dell’alta ospitalità e di godere di una sempre maggiore e riconosciuta attrattività nazionale e internazionale. “Questo è l’inizio di un progetto che, a partire dal rinnovamento degli spazi ricettivi dell’albergo, aspira a ripensare anche il rapporto con l’altra straordinaria caratteristica di questo luogo,  l’area congressi. È una prima parte di un lavoro che ci auguriamo presto verrà realizzato nella sua totalità” aggiunge l’architetto Boeri.
Giorgio Donà, partner e direttore di Stefano Boeri Interiors, torna sul tema dell’equilibrio tra storia e attualità: “Tra omaggio al passato e volontà d’innovazione, il progetto di restyling mira ad ottimizzare la distribuzione degli spazi alberghieri e congressuali, proponendo soluzioni di continuità estetica con le tracce storiche che hanno caratterizzato il palazzo fin dalle sue origini: la struttura seicentesca, gli scaloni originali, gli ambienti voltati e l’antico Chiostro della magnolia”.

Un hotel inclusivo
Nelle camere da letto – che aumenteranno per arrivare a oltre 100 – e negli spazi comuni sarà prestata la massima attenzione all’accessibilità con l’inserimento di due nuovi ascensori e l’adeguamento delle strutture e dell’offerta di servizi per facilitare il soggiorno di tutti gli utenti. Garantita anche la sostenibilità ambientale, con soluzioni eco-friendly, efficienza energetica, riciclo e utilizzo responsabile delle risorse.
Il nuovo albergo sarà anche in linea con le transizioni in atto, quella energetica e quella digitale. Sarà incrementata l’efficienza energetica con macchine e sistemi tecnologicamente avanzati, con prestazioni elevate, privilegiando strategie legate al recupero energetico e all’integrazione impiantistica. Saranno poi inseriti servizi di connettività avanzata, sistemi di domotica per le camere dell’albergo, misure di sicurezza all’avanguardia e altre soluzioni per migliorare l’esperienza complessiva dei clienti. L’utilizzo di fibre ottiche garantirà facilità di gestione e di espansione della rete.
Per quanto riguarda il design, I colori tenui e i materiali naturali renderanno l’atmosfera dell’hotel contemporanea e accogliente, testimoniando grande attenzione alla cura di ogni dettaglio e una forte predilezione per scelte sostenibili.


Obiettivo Olimpiadi 2026
Per quanto riguarda i tempi, i lavori dovrebbero essere conclusi per accogliere i primi ospiti in occasione delle Olimpiadi. Anche la ristrutturazione parte con un ritardo dovuto alle problematiche insorte con l’affittuario dell’hotel. Lo spiega Fabio Massa, presidente della Fondazione Stelline: “Stiamo lavorando per riuscire a riaprire l’hotel in tempo per le Olimpiadi, anche se i ritardi accumulati in questa prima fase sono importanti e sono tutti imputabili alla permanenza abusiva dell’affittuario dell’Hotel, la società GSA-Alpitour, che illegittimamente e con grave danno per la Fondazione si è trattenuto all’interno del Palazzo delle Stelline per ben 7 mesi oltre alla scadenza del contratto ed oltre al termine che gli era stato concesso per procedere allo sgombero dell’immobile e alla sua liberazione, tanto da richiedere l’intervento dell’ufficiale giudiziario nella giornata di oggi”

Il futuro dell’hotel
Il prossimo gestore dell’Hotel verrà individuato tramite gara pubblica, e non sarà più un affittuario. La Fondazione, infatti, manterrà il controllo dell’hotel e si affiderà a un partner di catena, la cui selezione è in dirittura d’arrivo. “Questa formula rappresenta un passo importante- spiega ancora il presidente Fabio Massa – perché consentirà alla Fondazione di fare propri i profitti e restituirli alla collettività, investendoli nelle attività culturali e artistiche, con l’obiettivo di una totale sostenibilità’ ad autonomia finanziaria dal 2027. Ma è già dal 2026, in concomitanza con le Olimpiadi di Milano-Cortina, che si prevede la piena funzionalità della struttura alberghiera. Si tratta di coniugare l’ospitalità di coloro che da turisti diventano partecipi della missione della Fondazione e di affermare che la cultura può non essere un costo, ma un investimento che si sostiene autonomamente, restituendo solo benefici”. Il centro congresso, altro tassello importante della riqualificazione, dovrebbe riaprire tra circa un anno.

Le nuove Stelline. Stefano Boeri Interiors e la ristrutturazione del palazzo milanese - Ultima modifica: 2024-04-10T12:29:28+02:00 da Redazione

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