Una riunione al LuganoDante alle 11. E poi? Aperitivo e partita di ping pong.

Foto Tiziano Scaffai e e Janos Grapow

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Nato per il business, cresciuto con il leisure. Per far fronte ai cambiamenti di tempi e gusti LuganoDante – l’hotel situato nel centro storico di Lugano nato nel 1985 e destinato a chi si muoveva per affari – è cambiato; non è più solo un albergo, ma anche un punto di riferimento per chi vive e lavora nel centro storico della città svizzera, in cui darsi appuntamento per una colazione, un aperitivo, un pranzo o una cena.

Foto Tiziano Scaffai e Janos Grapow


“Abbiamo lavorato bene per un lungo periodo – racconta Carlo Fontana, general manager di LuganoDante -, ma poi con il tempo i gusti sono cambiati, così come il tipo di clientela, e quindi ci siamo resi conto di dover rivedere completamente il concept. Oggi LuganoDante è un open house hotel”. Nella precedente struttura c’era spreco di spazi: la sala colazione dopo metà mattinata rimaneva vuota fino al giorno dopo e il bar era attivo solo di sera ed esclusivamente per gli ospiti dell’albergo. Inoltre la clientela tipo si era contratta a causa della perdita del segreto bancario svizzero. Era quindi necessario che la struttura diventasse appetibile per una platea di avventori più eterogenea, puntando a un mix fra business, leisure e short weekend.

Apertura, in tutti i sensi
Così i proprietari hanno aperto le porte di LuganoDante alla comunità locale focalizzandosi sulla trasformazione degli spazi comuni e puntando su una proposta “food & beverage” di alta qualità. Grazie a Rizoma Architetture, studio di architettura con base a Bologna, e a Teamwork Hospitality, gli spazi dell’albergo sono stati così rinnovati con un linguaggio contemporaneo e vincente. “L’intervento principale è stato quello di aprire un varco nel muro che divideva la hall dalla zona degli spazi comuni e di eliminare tutti i corridoi in modo da generare un ambiente aperto che avesse grande visibilità dall’esterno”, spiega l’architetto Giovanni Franceschelli, fondatore e ceo di Rizoma Architetture che per LuganoDante ha lavorato con l’ingegnere Camilla Gorlandi come capo progetto.


Forte di ambienti comuni accoglienti, vivaci e briosi, LuganoDante si apre alla città con il ristorante gourmet, il bar attivo da mattina a sera con un occhio particolare alla mixology (piano terra) e la Creative Box (secondo piano). L’idea di hotel ibrido è alla base del nuovo concept, così come la sensazione di sentirsi a casa e allo stesso tempo di poter staccare dallo stress quotidiano. Non è un caso che puntare sull’ospitalità ibrida significhi, fra l’altro, concepire ambienti nei quali “le persone non abbiano mai la percezione di essere inopportune o di sentirsi fuori luogo”, racconta Franceschelli, acuto interprete del nuovo concetto di ospitalità per diversi altri alberghi.

La filosofia 98% Swiss
Il Flamel Bistrot & Cocktail Lounge mira ad appagare i suoi ospiti sia da un punto di vista della qualità degli spazi, grazie a un progetto degli interni che prevede arredi realizzati su misura, pezzi di design e social table, sia da un punto di vista enogastronomico. Flamel punta infatti sulla filosofia “98% Swiss” nella quale 98 è la percentuale dei prodotti locali e 2 quella degli ingredienti non autoctoni, e cioè le spezie. Proprio queste ultime sono esposte nella Spicery, un ambiente intimo organizzato come un’antica drogheria, rivisitata secondo un linguaggio attuale, in cui poter degustare un piatto gourmet o assistere alla preparazione delle miscele per i distillati prodotti artigianalmente.

Foto Tiziano Scaffai e Janos Grapow


“Il concetto, nuovo per Lugano e meno per altre città internazionali, è quello di avere uno spazio con un ristorante e un bar che anche i “locals” possono frequentare durante tutto l’arco della giornata – spiega il general manager -. Chiaramente occorre vincere la ritrosia di pranzare o cenare nel ristorante di un albergo. Il focus sui ristoranti è cambiato: deve essere necessariamente di alto livello per competere con quelli in città e quindi fatturare”. LuganoDante oggi non è più solo un hotel, ma anche un punto riferimento per chi vive e lavora nel centro storico, un luogo dove darsi appuntamento per una colazione, un aperitivo, un pranzo o una cena. “Lo spazio free flow del piano terra, un salotto urbano aperto alla città e ai cittadini, è la cifra non solo stilistica ma anche identitaria del nuovo LuganoDante”, spiega Franceschelli.

Luce magica per la zona creativa
La Creative Box è l’ambiente che rivoluziona l’area un tempo destinata alle conferenze, spesso poco frequentata e suddivisa da pareti mobili ma opache. Colore, pareti mobili ma questa volta a vetri, soluzioni anticonvenzionali definiscono lo spazio dove – in un clima calmo e silenzioso grazie a uno studio attento dell’acustica – si può lavorare con la possibilità di rilassarsi fra una sessione e l’altra, sorseggiando un drink o gustando uno snack, ma anche giocando a ping pong o immergendosi nel giardino d’inverno, dotato di una parete di verde stabilizzato (presente anche in Flamel) capace di emanare un profumo che rimanda ai boschi intorno a Lugano. Considerata la mancanza di illuminazione naturale del piano, i progettisti hanno introdotto sul soffitto del giardino d’inverno un innovativo sistema di pannelli che riproduce l’effetto del sole secondo il ritmo circadiano.

Foto Tiziano Scaffai e Janos Grapow

“È un luogo magico perché attraverso un sistema brevettato negli Stati Uniti è stato possibile ricreare un vero e proprio percorso del sole e della luna in assenza di finestre, con gli scenari che si possono avere durante una giornata di sole, al tramonto o di notte quando c’è la luna”, racconta Franceschelli. Estremamente flessibile, la Creative Box è pensata per accogliere anche feste private ed eventi, incontri e presentazioni, mostre e showroom temporanei. “È vero che l’albergo vive principalmente di camere, fondamentali per il fatturato di una struttura alberghiera, ma queste non bastano più. Se hai degli spazi disponibili devi riuscire a utilizzarli al meglio – spiega Fontana -. Oggi occorre avere molto chiaro il valore di reddito al metro quadrato, perché tutto ciò che è investimento può e deve essere valorizzato”. Sopra la Creative Box, poi, si trova l’orto urbano dove vengono coltivate diverse delle materie prime utilizzate da Flamel.

Riposi o lavori?
Le camere, che si articolano dal primo al quinto piano, si dividono in sei tipologie: basic room, double room, double plus room, premium room, family room e suite. Tutte sono accomunate dall’essere state realizzate su misura, dall’arredo all’illuminazione. L’obiettivo è stato di ricreare un ambiente curato nei dettagli dove potersi sentire a casa anche lontano da casa. E non solo. Consapevoli del fatto che oggi più che mai molte persone hanno bisogno di lavorare anche durante una vacanza, gli architetti hanno concepito alcune delle camere come ambienti che si prestano a essere trasformati in ufficio. Nelle stanze, ma anche negli spazi comuni della struttura ricettiva, la scelta dei colori dialoga con le componenti cromatiche del paesaggio intorno a Lugano e al suo lago.

Foto Tiziano Scaffai e Janos Grapow

LuganoDante, che si promuove attraverso canali tradizionali e online, accordi diretti con i tour operator e piattaforme OTA, propone pacchetti principalmente legati alla camera, alla ristorazione e alla mixologia, come il “Visit & Taste (and Sleep)”, costruito su una degustazione mixology gratuita più una cena di due portate e un dessert gratis a persona per soggiorno (anche di una sola notte).

Una riunione al LuganoDante alle 11. E poi? Aperitivo e partita di ping pong. - Ultima modifica: 2024-02-21T09:47:25+01:00 da Francesca Oddo

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HD – Single Template - Ultima modifica: 2021-09-24T15:19:00+02:00 da Redazione Digital Farm
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