Trame green, per l’hospitality del Terzo millennio

Lo storytelling insito nel progetto di un hotel passa in modo importante dall’elemento tessile. Il cui linguaggio – nelle sue diverse sfumature – deve parlare di comfort e sostenibilità
Lo storytelling insito nel progetto di un hotel passa in modo importante dall’elemento tessile. Il cui linguaggio – nelle sue diverse sfumature – deve parlare di comfort e sostenibilità

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Esiste oggi una nuova sensibilità per interpretare il concetto di comfort e si esprime nell’aspirazione ad un wellbeing basato sull’idea di armonia con l’ambiente, fondato sull’equilibrio fra estetica e funzionalità, lusso e rispetto, salubrità e glamour. E, nell’interpretare questa aspirazione, il ruolo del tessile – nelle sue differenti declinazioni dai tessuti d’arredo alla biancheria da casa – risulta fondamentale. Non è quindi un caso che sia stato il filo conduttore dell’evento internazionale Heimtextil 2024 che, a Francoforte, dal 9 al 12 gennaio, ha raccontato percorsi e sviluppi di ricerca innovativi dell’intera filiera del settore tessile con un focus particolare anche sul mondo contract e hospitality.

Bellezza e salubrità

Miriam Giordano, fondatrice e direttrice di Labóh

Per approfondire il ruolo che l’elemento tessile può svolgere nel rendere gli ambienti hospitality comfortable, ovvero accoglienti, esteticamente piacevoli, ma anche sicuri e salubri, abbiamo incontrato Miriam Giordano, fondatrice dello studio spagnolo Labóh, che si occupa di consulenze nel settore del design e dell’architettura ed è stata relatrice dei Guided Tour del settore Contract.Hospitality della manifestazione. “Quello che si è verificato, accelerato dalla pandemia – ci racconta – è stato un cambiamento di ruolo nella relazione tra strutture ricettive e clienti. Gli hotel stanno adottando un approccio più incentrato sul consumatore per promuovere relazioni più attive con i propri clienti. La pandemia ha evidenziato l’importanza della salute fisica e mentale e il mondo hospitality si è adattato per offrire esperienze più personalizzate e incentrate sulle esigenze personali del cliente. Le strutture sono state riprogettate con una maggiore attenzione al benessere e interior designer e architetti sono divenuti fondamentali nel ripensare le funzioni e gli spazi delle strutture in un’ottica di ampliamento dell’offerta più orientata alle preferenze dei clienti. Sono aumentate le formule club per soli soci, per esempio, o sono comparsi gli spazi dedicati agli animali domestici, al gioco, alla cura del corpo. L’interior design contribuisce in maniera determinante alla redditività di un hotel in un panorama dove la tendenza è far sentire il cliente sempre più come parte di un’esperienza dove lo spazio e i materiali, oltre ai servizi, fanno la differenza. Proprio per questo la ‘trama tessile’ diventa elemento fondamentale del racconto che si vuole proporre”.

Nell’hotel delle meraviglie

“In un’epoca in cui le persone sognano luoghi pubblici e di servizio che non siano solo sostenibili, salubri e confortevoli, ma anche “narrativi”, e sensuali, la creatività umana, potenziata dalla tecnologia e dall’intelligenza artificiale, spinge i progettisti a concepire luoghi che suscitano meraviglia” spiega ancora Miriam Giordano, che mette in evidenza il ruolo del tessile in questo racconto: “Esplorando trame, colori e materiali prima inimmaginabili, i designer di interni e gli architetti sono ora in grado di trasformare gli spazi in luoghi che ispirano meraviglia. Le soluzioni tessili, per loro natura più flessibili, intercambiabili e versatili di quanto non lo siano altri materiali, diventano un elemento attivo al servizio di una creatività libera e audace”. E l’estetica? Heimtextil, secondo Miriam Giordano, ha proposto diversi spunti interessanti, con “colori, finiture, e soprattutto texture materiche nuove e stimolanti per i sensi, come la vista e il tatto, oltre a una crescente attenzione verso il tema fondamentale del comfort acustico”.

Sicurezza ed estetica

Anche i temi della salubrità hanno trovato il loro spazio ad Heimtextil: “In termini di sicurezza, e salute, moltissimi tessuti si presentato come antibatterici e antiacaro, soprattutto per quanto riguarda pavimenti tessili e tendaggi, spesso caratterizzati da fibre sintetiche ma con una estetica e una qualità tattile molto vicine a quelle naturali. In fiera si è notata anche un’importante presenza di tessuti con una componente estetica decorativa caratterizzati dall’uso del filato di Trevira, ignifugo e certificato Oekotex Standard 100 e quindi particolarmente idonei al settore contract”.

I valori dell’accoglienza

“La fiera ha voluto specificatamente evidenziare, attraverso un percorso selezionato di aziende dedicate a interior, architettura e hospitality, tutti quegli espositori che si sono distinti per proposte che danno soluzioni a aspetti, come insonorizzazione, arredo outdoor, antimicrobico, resistenza alla luce, alle macchie e all’usura e soprattutto flame retardant, fondamentali per uno spazio di accoglienza – spiega Giordano –. Circa un’ottantina di prodotti hanno permesso al visitatore di approfondire le soluzioni tecniche, produttive e allo stesso tempo estetiche per un progetto soddisfacente sotto tutti i punti di vista, tanto tecnico come estetico”.

Dall’artigianato alla tecnologia

“L’industria tessile è caratterizzata da forti contrasti. Nel settore si possono trovare sia l’artigianato tradizionale che l’alta tecnologia, con processi produttivi completamente digitalizzati e automatizzati. Spesso la produzione si svolge in regioni con una storica tradizione tessile e per questo la circolazione della materia prima come la spedizione del prodotto finito, la catena delle consegne, viene influenzata a scala globale da molti fattori economici e socio-politici. La sostenibilità delle aziende va vista quindi in una prospettiva molto ampia, e deve tener in conto la relazione con i partner locali”. E bisogna anche guardare oltre, come ha fatto Heimtextil che, con la consulenza sul futuro del design dello studio FranklinTill, ha creato uno spazio denominato “Regenerative?” dedicato a tessuti e materiali del futuro in cui sono state evidenziate alcune pratiche di design rigenerativo che facilitano e accelerano il cambiamento per il benessere delle persone e del pianeta. “La fotografia che ci ha restituito Heimtextil – sintetizza Giordano – è di un settore dell’industria del tessile totalmente cosciente dei temi della sostenibilità e pronto a spingersi oltre”.

Una nuova sensibilità

Questa crescente consapevolezza è stata indagata anche dalla presentazione Heimtextil Trends 24/25_ New sensitivity. Partendo dal concetto consolidato che ogni gesto compiuto, ogni “cosa” prodotta, ha un impatto sul mondo che ci circonda, gli studi di analisi di tendenze SPOTT, Stijlinstituut e FranklinTill che fanno parte dell’Heimtextil Trend Council hanno elaborato un paradigma per interpretare come questa “nuova sensibilità” venga declinata nel mondo tessile. “In questo contesto, New sensitivity significa considerare l’impatto sull’ambiente di ogni decisione o creazione di un prodotto. È fondamentale comprendere come funzionano gli ecosistemi naturali e dare priorità all’equilibrio come valore predefinito “, ha affermato Anja Bisgaard Gaede, fondatrice di SPOTT trends & business. Con l’obiettivo di intraprendere percorsi di ricerca che danno vita a materiali il cui utilizzo può realmente contribuire a rendere più sostenibili, accoglienti e effortless le struttura ricettive. E il mondo.

La natura in circolo

Partiamo dalle piante. Un primo percorso di ricerca riguarda i tessuti a base vegetale realizzati con fibre naturali (derivano da “qualcosa che cresce” anziché essere prodotti chimicamente). Il vantaggio sostenibile della loro origine è la capacità di riciclo totale nel rispetto degli ecosistemi esistenti. Possono essere divisi in due gruppi. Il primo vede protagoniste nuove colture vegetali particolarmente resilienti e sostenibili, come cactus, canapa, abaca, alghe e gomma, che possono crescere nonostante i cambiamenti climatici e richiedono meno sostanze chimiche per il loro sviluppo. L’altro gruppo è costituito da prodotti tessili realizzati con sottoprodotti vegetali, ovvero materie prime di scarto come bucce di banane, olive, cachi e canapa.

Supporto dall’innovazione

Il secondo approccio si basa sull’innovazione tecnologica che può supportare la trasformazione dei tessili secondo differenti modalità: dalle tecniche di upcycling e riciclo alle nuove modalità produttive. Lo sviluppo di tecnologie per il riciclo pre e post consumer incrementa l’economia circolare. Ma non solo, il progresso tecnologico applicato a tecniche produttive consolidate apre nuovi scenari sostenibili: ad esempio, l’utilizzo della tecnologia nella lavorazione a maglia per i rivestimenti produce meno scarti; la tecnica di tessitura permette di realizzare più colori utilizzando solo pochi fili colorati. Inoltre investimenti in ricerca e sviluppo consentono oggi una produzione con un minore spreco di risorse e un aumento della durabilità dei prodotti.

Ambiente e tecnica

Particolarmente affascinante risulta, infine, la ricerca cha utilizza i principi scientifici della bioingegneria unendo natura e tecnologia per trasformare il modo in cui vengono realizzati i tessuti. I percorsi di ricerca seguono tendenzialmente due direzioni: realizzazione di tessuti completamente bioingegnerizzati e innovazioni per incrementarne la biodegradabilità. Nella produzione di tessuti interamente bioingegnerizzati vengono adottate strategie produttive ispirate alla natura. Invece di coltivare piante ed estrarne le fibre, queste sono realizzate utilizzando proteine, carboidrati o batteri presenti, ad esempio, nel mais, nell’erba e nello zucchero di canna.

La produzione prevede un processo biomolecolare che crea filamenti che vengono trasformati in filato. Il vantaggio sostenibile dei tessuti bioingegnerizzati è che possono avere alcune delle funzionalità dei tessuti sintetici, pur essendo completamente biodegradabili per la loro origine naturale. L’altro percorso vede l’utilizzo di fibre biodegradabili in aggiunta ai tessuti sintetici, come il poliestere, per migliorarne la capacità di decomporsi (fino al 93%) in ambienti naturali come l’acqua o il suolo. Innovazione e ricerca continua caratterizzano dunque oggi la filiera dell’industria tessile. Percorsi, forse, spesso, non chiaramente espliciti che diventa però indispensabile approfondire nell’ottica di una progettualità in grado di interpretare con autenticità le sensibilità attuali dell’ospitalità.

Le qualità del tessile in hotel
Antimicrobico
I percorsi di ricerca in questo ambito hanno avuto una accelerazione sulla spinta del periodo pandemico, tuttavia oggi si devono confrontare con parametri legislativi rigorosi. Nei tessuti con finitura antimicrobica vengono infatti utilizzati i cosiddetti biocidi che hanno un effetto di inibizione della crescita su microrganismi come funghi e batteri. Per prevenire gli effetti negativi dei biocidi sull’ambiente e sulla flora batterica naturale della pelle e garantire un elevato livello di protezione dell’ambiente e della salute umana, l’uso dei biocidi in Europa è soggetto alle rigorose procedure di approvazione e autorizzazione del Regolamento Europeo sui Biocidi n. 528/2021.

Resistenza alla luce
La luce solare con un elevato contenuto di raggi UV ha un effetto decomponente sui coloranti utilizzati nella tintura di un tessuto, che può portare a cambiamenti visibili di colore (scolorimento). La solidità alla luce descrive il grado di resistenza allo sbiadimento causato dalla luce solare. Oltre ai coloranti usati, anche il materiale gioca un ruolo nella resistenza alla luce; ciò significa che, a seconda della situazione in cui viene utilizzato il tessuto (ad esempio sotto la luce diretta del sole dietro una grande finestra), sia i coloranti, e quindi la gamma di colori utilizzati, che le fibre devono essere scelti con attenzione. Il grado di solidità alla luce è indicato dai cosiddetti numeri di solidità da 1 a 8 (1= molto basso a 8 = elevato).

Fonoassorbenza
Siamo costantemente circondati da una moltitudine di fonti sonore che stressano in modo evidente il corpo e la mente. Per questo motivo è ancora più importante creare, per quanto possibile, oasi di pace e tranquillità nei luoghi pubblici di incontro e condivisione. Nelle aree commerciali, come gli uffici, esistono requisiti legali secondo i quali non può essere superato un determinato livello di rumore e i tessili con proprietà fonoassorbenti possono dare un contributo importante a questo scopo. L’effetto fonoassorbente viene solitamente ottenuto attraverso innovative costruzioni di tessuti tridimensionali o strutture multistrato.

Flame retardant
Agli elementi d’arredo delle strutture ricettive vengono richiesti requisiti elevati per quanto riguarda la protezione antincendio preventiva, pertanto, la proprietà ignifuga dei tessuti è indispensabile. Per ottenere il grado ignifugo richiesto, i tessuti possono essere dotati di una finitura ritardante di fiamma o realizzati con una fibra intrinsecamente ignifuga.

Facilità di manutenzione
Spesso le macchie possono essere rimosse dai tessuti non trattati solo con difficoltà o permangono in ogni caso. Occorre quindi trovare soluzioni innovative per proteggere i tessuti da vari tipi di sporco e facilitarne la rimozione. Considerando la recente legislazione ambientale, a questo scopo devono essere utilizzate soprattutto finiture prive di fluoro. La ricerca in questo campo sta muovendo ancora i primi passi ma si attendono notevoli sviluppi nel futuro prossimo.

Resistenza all’usura
I tessuti per tappezzeria sono soggetti a sollecitazioni meccaniche di varia entità, a seconda del campo di applicazione dai rivestimenti ai pavimenti tessili. Le proprietà di resistenza all’usura risultano particolarmente importanti e dipendono da numerosi fattori, tra cui la fibra utilizzata per realizzare il tessuto, la struttura della trama, il peso del prodotto… Pertanto, trovare un equilibrio tra requisiti funzionali ed estetici a seconda dell’applicazione è fondamentale.
Trame green, per l’hospitality del Terzo millennio - Ultima modifica: 2024-04-17T11:06:46+02:00 da Laura Tarroni

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HD – Single Template - Ultima modifica: 2021-09-24T15:19:00+02:00 da Redazione Digital Farm
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