L’Italia prende Sharm per la gola. Il Four Seasons Resort Sharm El Sheikh accoglie infatti nella sua proposta F&B il Bullona Sharm, ristorante di pesce concepito e progettato in collaborazione con Pino Scalise e Cristiano Belloli, le anime creative dietro l’originale Bullona di Milano.
Il ristorante, che ospiterà una selezione di opere a cura dell’artista Michele D’Agostino, avrà anche un dehors in riva al mare, per cene sotto le stelle e cocktail fino a notte fonda.
Sin dalla sua prima apertura a Milano in una stazione ferroviaria ristrutturata, Bullona è diventato un indirizzo molto apprezzato dagli amanti della cucina di mare. Bullona a Sharm propone un menu a base di pesce di alta qualità proveniente dal Mediterraneo, dal Mar Rosso e da altri mari. Dopo cena, il ristorante si trasforma in un club vivace, animato da diverse selezioni musicali, un’illuminazione accogliente e un’atmosfera che invita a fermarsi fino a tarda notte.
Il talento culinario che fonde arte e gusto al Bullona Sharm è lo Chef de Cuisine Giuseppe Cadoni. Cadoni ha iniziato a lavorare con Four Seasons nel 2003 come Junior Sous Chef sotto la guida del grande Sergio Mei a Milano ed è approdato a Sharm El Sheikh due decenni dopo con un’esperienza nella cucina mediterranea.
“La cucina fa parte della mia vita da oltre 20 anni – afferma Cadoni riflettendo sul suo nuovo incarico –. È una forma d’arte, in cui mi viene data una tela bianca su cui disegnare, e sono entusiasta di portare a Sharm El Sheikh i sapori italiani con un twist internazionale“.
Il menu è davvero ricco di proposte, tra cui chele di granchio reale dell’Alaska e aragoste canadesi cotte alla plancha grill, bruschette di pan brioche con foie gras e capesante, carpaccio di gamberi del Mediterraneo e molto altro ancora, come carne e selezioni vegane.
La vivace proposta gastronomica del ristorante è arricchita ulteriormente dal crudo bar in puro stile Bullona e la plancha, entrambi progettati per mettere in contatto diretto gli ospiti e gli chef.
Il bar, a forma circolare, è caratterizzato da un’ampia carta di vini e cocktail, supervisionati dal mixologist Armando Sammarruco, che qui porta il suo bagaglio di esperienza acquisito viaggiando per il mondo e lavorando a Milano, Londra e Kyoto.