“Una tenuta sulla spiaggia nei Caraibi, una residenza a New York o un appartamento in una delle capitali europee della cultura: ovunque tu sia diretto, ogni casa viene selezionata per spazio, carattere e comfort”, è la proposta Onefinestay, fornitore di case di lusso con sede a Londra che Accor ha acquisito per 156 milioni di dollari nel 2016.
Quello delle residenze private in affitto, specie se garantite da un brand di lusso e corredate di servizi esclusivi – alberghieri e residenziali -, è un settore cresciuto del 170% in dieci anni, sottolineano da Accor; è quello che ha resistito meglio in questo periodo. Anzi, con l’avvento della pandemia le richieste di soggiorno in case e appartamenti hanno registrato una vera e propria impennata.
Proprio per questo, Accor ha deciso di promuoversi in modo ancora più deciso nel settore degli affitti brevi con un sito che raggruppa tutto il suo portfolio di appartamenti, ville e chalet. Si tratta di circa 50.000 proprietà che – oltre a Onefinestay – appartengono ai brand Adagio, Mantra e Hyde Living, nonché residenze private tra cui Raffles Residences, Banyan Tree Residences, Delano Residences, Fairmont Residences e SLS Residences.
Con Aparthotels Adagio (joint venture tra Accor e il gruppo Pierre e Vacances Center Parcs), inoltre, la compagnia sta espandendo la sua offerta per soggiorni prolungati e mira a quadruplicare il proprio portafoglio nel Regno Unito nei prossimi quattro anni.
Il tutto un paio di settimane dopo che Accor ha rilevato diversi hotel partner e ha fuso un quarto dei suoi marchi di lifestyle in Ennismore, una nuova società operativa di hotel da un miliardo di dollari, con il proprietario della catena alberghiera Hoxton.