Airbnb riscuoterà la tassa di soggiorno da chi prenota a Roma

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Il colosso degli affitti brevi ha stipulato un accordo con il Campidoglio per la riscossione diretta della tassa di soggiorno a Roma. Proprio come accade per le strutture alberghiere, a partire dal primo luglio Airbnb avrà l’obbligo di incassare l’importo relativo all’imposta da chi prenota il soggiorno turistico in appartamento nella capitale sulla piattaforma online, per poi versarlo trimestralmente nelle casse di Roma Capitale.

La convenzione con Airbnb avrà la durata di un anno con rinnovo automatico. Oltre a versare al comune ogni tre mesi l’ammontare dell’imposta di soggiorno riscossa, la società dovrà fornire al Comune di Roma una documentazione periodica del numero delle prenotazioni e degli effettivi pernottamenti, e comunicare l’avvenuta riscossione della tassa ai titolari degli immobili che offrono l’accoglienza turistica.

Una novità che da una lato segna una svolta importante per la capitale che così facendo esercita un maggior controllo su chi affitta un appartamento ad uso turistico e si cautela dal mancato versamento dell’imposta di soggiorno quantomeno da parte degli host di Airbnb, come accade di frequente. Dall’altro, è un passo in avanti in termini di concorrenza leale nei confronti delle strutture alberghiere che devono sottostare a precisi obblighi e controlli.

Airbnb riscuoterà la tassa di soggiorno da chi prenota a Roma
- Ultima modifica: 2020-06-20T21:54:35+02:00
da Redazione

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