Un boom della domanda e la necessità di adeguare l’offerta nel più breve tempo possibile. E’ questo lo scenario per la ricettività in appartamento post-Covid disegnato dal ceo di Airbnb Brian Chesky nel corso di un’intervista alla Cnbc.
“Per soddisfare la domanda dei prossimi anni – ha spiegato il manager – avremo bisogno di milioni di host in più. Penso che probabilmente avremo un grosso problema, perché mi aspetto che avremo più richieste di quanti alloggi attualmente disponiamo. Prevedo l’arrivo di un formidabile rimbalzo dei viaggi. Qualcosa di mai visto prima“.
Airbnb dovrà recuperare una lunga serie di host che – a causa della pandemia – hanno rinunciato ad essere tali, togliendo i loro immobili dalla piattaforma. In tal senso, basti pensare che a fine 2020 gli host erano oltre cinque milioni e mezzo, mentre ad oggi ne risultano quattro milioni.
Chesky ha aggiunto che Airbnb non offrirà particolari incentivi per convincere nuovi host a offrire le loro case, poiché ritiene che già ci sia un’enorme domanda di servizi: “Penso che tutto ciò che dobbiamo fare è continuare a raccontare la nostra storia e i vantaggi dell’hosting. E stiamo riscontrando molto interesse”.
