Apam, grave errore fermare il Codice identificativo per gli appartamenti turistici in Lombardia

Una veduta aera di Milano

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Una veduta aera di MilanoÈ un grave errore secondo Maurizio Naro, presidente di Apam (Confcommercio Milano), la decisione del Governo di impugnare la legge lombarda sul Cir, Codice identificativo per gli appartamenti turistici davanti alla Corte Costituzionale.

Una legge votata a larghissima maggioranza dal Consiglio Regionale Albergatori milanesi, che dà trasparenza a un mercato che ha bisogno di sicurezza, tutela del consumatore, equità fiscale e concorrenza leale secondo Naro.  Pensiamo solo a Milano che annovera 1.500 appartamenti registrati e più di 16mila individuabili sulle varie piattaforme di intermediazione”.

Apam ha accolto con grande stupore il fatto che soltanto ora venga sollevato un problema di costituzionalità del Codice identificativo per gli appartamenti turistici, mentre lo stesso Esecutivo non ha avuto nulla da eccepire prima dell’approvazione del provvedimento,  quando furono fatte le opportune verifiche da parte della Regione. Inoltre, altre Regioni come Lazio, Sardegna e Liguria, hanno legiferato sul tema.

Il Codice identificativo per gli appartamenti turistici – sottolinea Naro – non lede in alcun modo l’utilizzo del proprio bene immobiliare. Anzi, è lo strumento per rendere molto più agevole ai Comuni la riscossione dell’imposta di soggiorno e per facilitare il compito dell’autorità di pubblica sicurezza nella sua attività di presidio del territorio”.
“Sulle locazioni turistiche – conclude Naro – condivido pienamente la presa di posizione espressa da Federalberghi: le buone prassi vanno imitate, non certo censurate e ostacolate”.

Apam, grave errore fermare il Codice identificativo per gli appartamenti turistici in Lombardia
- Ultima modifica: 2018-03-20T17:32:31+01:00
da Redazione

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