Ottime notizie: dopo Germania, Francia, Grecia e Svizzera, finalmente anche l’Austria ha annunciato l’apertura delle frontiere con l’Italia a partire dal 16 giugno, anche se permane una riserva nei confronti della Lombardia.
In totale il governo austriaco consentirà i viaggi in 31 paesi europei, restano esclusi Svezia, Gran Bretagna, Portogallo e Spagna.
Il ministro della Salute austriaco ha fatto i complimenti al nostro Paese per i dati epidemiologici e per il lavoro da noi svolto. Continuano però ad essere sconsigliati i viaggi in Lombardia e i collegamenti aerei restano interrotti. Vienna comunque riconosce che anche in Lombardia l’andamento del contagio è positivo, promette quindi di rivedere le sue indicazioni tra un paio di settimane (quattro settimane per i viaggi aerei).
Dal 16 giugno, come promesso, la Germania smetterà di effettuare controlli alle frontiere nei confronti dei cittadini dell’Ue. il ministro dell’Interno tedesco, Horst Seehofer, in conferenza stampa a Berlino. Chi arriverà in Germania dai paesi Ue e dalla Svizzera non dovrà più sottoporsi alla quarantena, ha spiegato Seehofer. “Continueremo a monitorare lo sviluppo della situazione nei paesi vicini”, ha spiegato il ministro, che darà ordine di ridurre i controlli progressivamente fino al 15 giugno. Ad eccezione della Spagna, per cui i controlli nella circolazione aerea andranno avanti fino al 21 giugno.
L’UE parla di riapertura delle frontiere extra europee
L’Alto rappresentante per la politica estera e la sicurezza dell’Unione Europea, Josep Borrell, ha parlato di possibile riapertura dei confini extra europei a partire da inizio luglio, con un via libera quindi ai viaggi internazionali. Vari Stati membri stanno riaprendo i confini interni, ha sottolineato Borrell, di conseguenza entro la fine del mese i confini interni saranno riaperti e dovrebbero esserci i presupposti per iniziare ad allentare le restrizioni anche verso gli altri Stati extra europei, seppur in modo graduale e parziale.
Si tratta ovviamente di una raccomandazione perché la decisione di riapertura delle frontiere spetta ai singoli Stati membri e potrebbe anche non essere una decisione uniforme. Ma è comunque un buon segnale da parte dell’Unione Europea.
