Assohotel: “Ponte Immacolata meno buono del previsto. Sul booking pesa la variante omicron”

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Chiediamo al Governo un minimo di aiuto su casi specifici legati al calo di fatturato, all’utilizzo della Cig e al calo dell’occupazione delle camere“. Così il vicepresidente vicario di Assohotel, Nicola Scolamacchia, in un’intervista ad AdnKronos.

Quanto al ponte dell’Immacolata di questi giorni, il manager spiega che “è lungo ma abbiamo avuto meno prenotazioni di quelle che ci si aspettava. Siamo al di sotto del 30-40% rispetto al ponte del 1 novembre che è andato molto bene, dove abbiamo avuto quasi il sold out, mentre per questo ponte dell’8 dicembre abbiamo un tasso di occupazione delle camere negli alberghi tra il 50 e il 60%“.

Siamo fiduciosi su Natale e Capodanno – continua Scolamacchia – laddove molte destinazioni nelle città ma anche al mare hanno in programma eventi che stanno provando a mantenere. Può essere una boccata di ossigeno per gli alberghi, certo siamo in apnea ma magari ogni tanto si riesce a tornare a galla e respirare“.

Pesa però molto “l’incertezza per la variazione di norme, legate al Greenpass negli alberghi, visto che non era richiesto fino al 6 dicembre. Ed inoltre, non aiutano le notizie sull’aumento dei contagi e sulla variante omicron“, la cui risonanza mediatica ha comportato “una frenata delle prenotazioni nel momento in cui sono uscite notizie allarmistiche, che poi dopo qualche giorno sono state ridimensionate“.

Assohotel: “Ponte Immacolata meno buono del previsto. Sul booking pesa la variante omicron” - Ultima modifica: 2021-12-07T08:22:00+01:00 da Redazione

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