Bonus vacanze: in crescita gli hotel che lo accettano, decisiva la cessione del credito

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Si è discusso molto sulla reale efficacia del bonus vacanze inserito nel decreto rilancio come benefit per le famiglie, ma soprattutto come aiuto per le strutture ricettive. Le richieste non si sono fatte attendere: oltre 11 milioni di italiani intendono utilizzarlo. Il problema semmai riguarda il mondo hospitality che deve anticipare lo sconto all’ospite per poi recuperare la cifra in un secondo momento. Sono diversi gli alberghi che al momento hanno scelto di non accettarlo. Il deterrente maggiore infatti è legato alla crisi di liquidità delle aziende ricettive. Non deve quindi sorprenderci il fatto che molte imprese, che già si trovano in debito d’ossigeno, esitino di fronte alla prospettiva di dover erogare dei servizi e sostenere i relativi oneri senza ricevere il relativo pagamento.

Secondo Federalberghi, quindi, la possibilità di cedere il credito d’imposta agli istituti bancari è cruciale per il funzionamento del bonus vacanze. L’albergo che riceve il buono dal cliente non ottiene immediatamente il controvalore in danaro, ma può essere costretto ad attendere un mese o più, sin quando non si realizzano le condizioni per compensare il bonus con le tasse o i contributi a proprio carico.

Se il pagamento avvenisse in tempo reale – spiegano dall’associazione degli albergatori – , il buono potrebbe essere trattato dalle aziende al pari di ogni altro mezzo di pagamento. Non vi sarebbe, a quel punto, nessuna ragione per operare distinzioni tra una prenotazione garantita da carta di credito ed una prenotazione garantita da bonus vacanze. Per questo motivo, dopo aver stipulato insieme ad ABI un protocollo d’intesa per promuovere la conoscenza e la diffusione del bonus vacanze, abbiamo partecipato volentieri al seminario organizzato oggi dall’Associazione Bancaria Italiana per illustrare le modalità di cessione alle banche del credito d’imposta”.

Alcuni dati sul bonus vacanze

Attivo dal 1 luglio, in meno di un mese sono stati emessi più di 900 mila bonus vacanze, per un controvalore di oltre 400 milioni di euro. Si tratta di un’importante misura di sostegno alle famiglie, che può tradursi in uno stimolo alla domanda e quindi determinare ricadute positive anche per le imprese.

Un’indagine su un campione rappresentativo della popolazione italiana, realizzate da Federalberghi con il supporto dell’Istituto ACS Marketing Solutions, ha rilevato che il 95% degli italiani che andranno in vacanza quest’estate conosce il bonus e che il 40% (11,1 milioni di italiani) intende utilizzarlo.

Federalberghi, in collaborazione con la Direzione Generale Turismo del MIBACT, ha realizzato un sito con l’elenco delle strutture che accettano il voucher, Sono oltre 2.300 al momento, il numero è raddoppiato in poche settimane ed è in continua crescita. Il servizio è completamente gratuito, sia per i turisti sia per le strutture ricettive e il sito sta registrando un gran numero di visite (oltre 5 milioni nel giorno di massima visibilità).

 

Bonus vacanze: in crescita gli hotel che lo accettano, decisiva la cessione del credito
- Ultima modifica: 2020-07-30T12:15:18+02:00
da Maria Grazia Ventura

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