Confindustria Alberghi: inaccettabili le dichiarazioni del presidente dell’Inps

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Non sono andate proprio giù le parole di Pasquale Tridico a Confindustria Alberghi.
A detta del presidente dell’Inps le aziende non riprenderebbero l’attività per “pigrizia”, visto che lo Stato si fa carico della busta paga dei lavoratori. Lo avrebbe dichiarato in un’intervista pubblicata su Repubblica.

Una dichiarazione ingenerosa che non rispetta la tragedia umana ed economica che il nostro Paese sta vivendo e le tante aziende e famiglie che sono coinvolte in questa crisi senza precedenti – è il commento di Confindustria Alberghi in una nota ufficiale –. Basta guardarsi intorno nelle strade, nei negozi, sui mezzi pubblici per vedere una società ferita che faticosamente e con coraggio vuole ripartire. Nessuno si merita insinuazioni di questo genere e men che meno da parte di chi ricopre incarichi così importanti“.

Il settore alberghiero ha subito e sta subendo un fermo pressoché totale ed ha perso più di 100 giorni di lavoro che non potranno in alcun modo essere restituiti. – prosegue Confindustria Alberghi – Davanti a sé ha molte incertezze e quelli che in questi giorni stanno decidendo di ripartire sono imprenditori coraggiosi che si stanno rimettendo in gioco anche a fronte degli enormi rischi che gravano sul presente e sul futuro.

“Quanto poi alle tempistiche con cui l’Inps ha gestito gli ammortizzatori sociali – saremo forse “particolarmente sfortunati” – ma i nostri lavoratori stanno vedendo in questi giorni le prime erogazioni da marzo e molte di quelle stesse imprese che il Presidente Tridico taccia di “pigrizia” hanno anticipato di tasca loro gli ammortizzatori sociali pur in una situazione di oggettiva gravissima crisi con zero ricavi e zero liquidità in cassa, per sostenere i lavoratori e le loro famiglie”.

È francamente difficile accettare che in un momento come questo, in cui a tutti è chiesto un impegno e uno sforzo straordinario per portare il Paese fuori dalla crisi, si possa parlare con tanta leggerezza e noncuranza. Non ci resta che sperare che arrivi una smentita e che qualcuno voglia invocare un’incomprensione con la stampa…“, conclude le nota di Confindustria Alberghi.

 

Confindustria Alberghi: inaccettabili le dichiarazioni del presidente dell’Inps
- Ultima modifica: 2020-06-08T18:53:27+02:00
da Maria Grazia Ventura

4 COMMENTI

  1. Al presidente dell’Inps dico che se avesse lavorato o provato a gestire un albergo con sacrifici giornalieri senza guardare alle ore di lavoro al non potersi permettere di ammalarsi perchè a lavorare bisogna andare lo stesso al trascurare gli affetti per poter far quadrare i conti a fine giornata …
    Caro presidente le offro un posto venga da noi a Rimini apriamo il 12 con solo 1 camera prenotata al momento e poi stia con noi alla cassa e le dò la piena visibilita delle entrate e delle uscite.
    Poi signor presidente commenti pure perchè gli alberghi non aprono ,e se è ancora convinto che non aprono per PIGRIZIA
    MA SOLO ALLORA LE PERMETTERERÒ DI DARCI DEGLI SFATICATI

  2. Questo parassita statale che non ha mai lavorato in vita sua parla per dare fiato alla bocca lui vive sulle nostre spalle senza fare un ca….
    Io apro con 2 camere voglio vedere come gestisci un azienda con un incasso di 2 camere con tutte le spese correnti
    Vai a lavorare ma dico lavorare

  3. Assolutamente d’accordo con la collega Tina. Ancora. una volta da Rimini parte un segnale di protesta. Mi aspetto che Federalberghi, Confindustria e tutte le associazioni che rappresentano il mondo del TURISMO si alleino in un progetto unitario di protesta contro un governo, un ministro Franceschini, un presidente Tridico che quest’ industria stanno rovinando e con lei l’economia italiana.

  4. Le
    Dichiarazioni del
    Presidente dell Inps sono dettate da chi non ha minima idea del lavoro e della programmazione alberghiera. Egli appare come tutti i ricchi dirigenti che percepiscono stipendi capogiro e parlano senza aver mai provato sulla propria pelle di
    Sacrificio e Lavoro. Solo parole, parole, parole. Noi lavoratori autonomi, additati sempre come evasori e sfruttatori, siamo davvero stufi. Siamo stanchi di incompetenza, di mala gestio da parte di dirigenti improvvisati del Settore, di lavoratori approfittatori e di controlli delle autorità’ mirati solo a fare cassa. Adesso state mandando persino la forestale,
    camuffata da carabinieri, a seminare il panico nelle
    aziende che cercano di riaprire per verificare se controllano la
    Febbre ai dipendenti e se sono in regola
    Con il protocollo Covid, un protocollo che cambia tutti i giorni: i guanti si’,
    I guanti no, la macchina all ozono si’ e poi no, togli le tende, ma no, togli i copriletti, se hai cliente Covid e’ colpa di chi lo ospita, se hai dipendente Covid può’ farti denuncia e rischi il penale… noi che lavoriamo 17 ore al
    Giorno senza sosta e abbiamo
    Responsabilità’ di ogni cosa,
    Che tutele abbiamo?

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