Una chiusura che fa discutere. E’ quella del Grand Hotel Miramonti Majestic, iconico albergo di Cortina frequentato da oltre un secolo da celebrità di tutto il mondo, e oggetto negli scorsi giorni di una sospensione della licenza per le carenze rilevate in termini di sicurezza e prevenzione incendi.
Sulla base di un sopralluogo dei vigili del fuoco, il sindaco di Cortina Gianluca Lorenzi ha infatti firmato l’ordinanza di chiusura. Il sopralluogo – si apprende da fonti di stampa – è nato dalle segnalazioni di Matteo Corsini, immobiliarista romano che, dopo aver prenotato su Booking una stanza per tre notti, ha chiamato i pompieri avendo notato alcune infiltrazioni d’acqua e irregolarità sul sistema antincendio della struttura. Corsini, ceo di “Corsini Real Estate” con sede in Regent Street a Londra, ha documentato tutto con ampi servizi fotografici.
Secondo quanto riporta Ansa, i gestori dell’albergo – la famiglia Zanchetta – erano stati messi a conoscenza delle carenze fin dal 26 settembre scorso, e si sarebbe dovuto porre rimedio con l’obbligo di “permanenza di non esercizio dell’attività”, ossia mantenendo l’albergo chiuso ai turisti. “Tale prescrizione – si legge nella relazione dei Vigili del Fuoco dopo l’ultimo sopralluogo – non è risultata essere stata osservata“. Da qui l’ordine di chiudere la struttura e sgomberarla da occupanti, clienti e personale, per la quale è stato dato un termine tecnico di due giorni, in modo da poter trovare sistemazioni alternative e bloccare gli arrivi attesi, e soprattutto mettere a norma antincendio il Miramonti.
Quanto agli sviluppi della vicenda, già nella giornata di oggi è prevista una riunione con le autorità locali, per sbloccare la situazione.
Nel frattempo la proprietà ha spiegato in una nota che “i controlli eseguiti in hotel tramite tecnici terzi ci confermano la regolarità della struttura. La certezza che l’albergo non chiuderà mai si concretizzerà lunedì al tavolo tecnico con le pubbliche autorità perché la verità viene sempre a galla”.
“Sarà anche frase fatta – continua la proprietà – ma soffriamo nel pensare che quanto successo a noi potrebbe accadere anche ad altri solo per causa di una persona così stravagante. La cornice di monti che si può fotografare da un balcone del Miramonti, ma che comunque si può ammirare da qualsiasi hotel di Cortina, potrebbe risentirsi di un tale affronto, che non ha ragioni e limiti alla decenza. Pensando a quanto entusiasmo, passione e dedizione instancabile sono impiegati per farsi trovare pronti ai grandi eventi di Cortina, noi insieme a tutti gli operatori e le autorità pubbliche, ci amareggia constatare quanta importanza venga data a chi infidamente alza la voce infangando il buon nome di Cortina”.
La proprietà dell’hotel denuncia poi la possibilità che dietro la faccenda si celino interessi di acquisizione: “La domanda sorge spontanea: manca un estintore o ci sono sotto altri interessi? Dopo aver ricevuto oggi sette diverse proposte di acquisto dell’hotel, siamo qui a ribadire che il Miramonti non è in vendita per nessuna cifra. Ci mettiamo cuore, anima, abbiamo sempre fatto tutto con le sole nostre forze, senza mai avvalerci di sostegni pubblici anche quando erano permessi. Questo ci dà forza e ci rende orgogliosi di aver lavorato sostenuti dallo spirito di squadra instaurato con tutti i nostri collaboratori. Difendiamo senza se e senza ma l’onore e il lavoro dell’imprenditoria alberghiera di Cortina. Teniamo a ribadire il nostro più sentito grazie a tutti i nostri graditi ospiti, ai nostri stimati collaboratori, alle autorità e a tutti coloro che ci stanno sostenendo in questo momento”.
