Il fallimento di Thomas Cook, secondo tour operator europeo, ha lasciato debiti per oltre due miliardi di euro, che in buona parte gravano su aziende turistico ricettive italiane e di altri paesi del Mediterraneo. In un incontro sul tema che si è tenuto in data odierna con il sottosegretario al turismo Lorenza Bonaccorsi, Federalberghi e le altre organizzazioni aderenti a Confcommercio hanno presentato un pacchetto di misure urgenti che il Governo dovrebbe adottare per attenuare l’impatto causato dal fallimento del tour operator inglese e per scongiurare il rischio di un effetto domino, che potrebbe determinare a cascata il fallimento di molte aziende italiane con gravi contraccolpi per l’occupazione.
Le richieste in sintesi
- Attivazione di un credito di imposta temporaneo, di importo proporzionale al credito verso vantato verso il gruppo Thomas Cook, per evitare che le imprese vadano in crisi di liquidità;
- Definizione di un regime di Iva per cassa per tutte le fatture emesse e da emettere nei confronti del gruppo Thomas Cook, per evitare che le imprese debbano anticipare un’imposta che non hanno incassato e che potrebbero non incassare mai;
- Svalutazione dei crediti iscritti in bilancio nei confronti del gruppo Thomas Cook, per evitare che le imprese italiane, con l’approvazione del bilancio per l’anno 2019, siano tenute a pagare imposte su ricavi teorici ed incerti;
- Attivazione di ammortizzatori sociali in favore dei dipendenti delle aziende coinvolte dalla situazione di crisi, con particolare riferimento a quelle che conferivano al gruppo Thomas Cook quote rilevanti della propria capacità ricettiva e che hanno già contrattualizzato il personale per far fronte agli impegni dei prossimi mesi.
Secondo Federalberghi, inoltre, è necessario fare chiarezza sulla vicenda e verificare quale sorte abbiano subito i grandi flussi di danaro che sono stati incassati dal gruppo Thomas Cook nei mesi scorsi, quando milioni di turisti hanno acquistato i suoi pacchetti, per i quali gli alberghi e gli altri fornitori hanno prestato servizi senza essere pagati o, addirittura, per i quali il viaggio ancora non è iniziato.