Il Grand Tour(ing) alla milanese

Un punto di riferimento per indomiti viaggiatori, un luogo di incontro e dialogo, di scambio culturale, di esplorazione e condivisione. Il Palazzo del Touring Club di Milano è stato trasformato grazie a un sapiente intervento dello Studio Marco Piva nel Radisson Collection Hotel Palazzo Touring Club Milan
Un punto di riferimento per indomiti viaggiatori, un luogo di incontro e dialogo, di scambio culturale, di esplorazione e condivisione. Il Palazzo del Touring Club di Milano è stato trasformato grazie a un sapiente intervento dello Studio Marco Piva nel Radisson Collection Hotel Palazzo Touring Club Milan

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Un punto di riferimento per indomiti viaggiatori, un luogo di incontro e dialogo, di scambio culturale, esplorazione e condivisione. Il Palazzo del Touring Club di Milano è stato trasformato grazie a un sapiente intervento dello Studio Marco Piva nel Radisson Collection Hotel Palazzo Touring Club Milan

Foto di Andrea Martiradonna

L’estetica della milanesità, concetto difficile da esprimere a livello formale quando si è completamente immersi in una dimensione globale, l’essenza del viaggio, valore complicato da raccontare in un periodo nel quale per troppo tempo siamo stati costretti a stare fermi. Dicono però che i progetti migliori nascano proprio in circostanze e condizioni difficili e complesse, quando tutto sembra remare contro e programmi e scelte già definiti devono essere più volte rivisti e corretti. Progettare un edificio in queste condizioni può essere come progettare un viaggio. Bisogna avere bene in mente la meta, dove si vuole arrivare e da lì partire, con alcune certezze e con la voglia di esplorare, di conoscere, di non fermarsi mettendosi sempre in discussione. Così deve aver ragionato l’architetto Marco Piva nel progettare il Radisson Collection Hotel Palazzo Touring Club Milan nato dalla riqualificazione di Palazzo Bertarelli, storica sede milanese del Touring Club Italiano.

 

Un esempio di liberty milanese
Un lavoro complesso per le caratteristiche uniche dell’edificio oggetto dell’intervento, un palazzo simbolo del miglior liberty milanese, con una presenza importante e imponente ma allo stesso tempo con un’immagine leggera e aggraziata propria di questo stile e della sua declinazione italiana. Un volume che è lì dal 1915, su Corso Italia, non lontano dalla Torre Velasca, costruito negli anni della prima guerra mondiale, che i milanesi conoscono bene: una scatola piena di significati, valori, uno scrigno di storie, segni, riferimenti. Un palazzo che ha visto la sua storia intersecarsi con quella del nostro paese, un manufatto architettonico dai dettagli raffinati, dalle proporzioni misurate, dagli spazi dimensionati per ospitare uffici accoglienti, più o meno grandi, sale riunioni e pochi altri ambienti comuni oltre alla storica libreria che occupava la testata al piano terra e che ancora oggi divide questo spazio con il bistrot Bertarelli.
Il nuovo hotel riafferma la propria presenza sul fronte strada grazie al recupero attento e filologico della facciata monumentale, delle fasce bugnate, delle sue lastre di marmo, degli elementi in ferro battuto di Alessandro Mazzucotelli, delle imponenti cancellate sugli ingressi principali. Una struttura che risponde oggi alle nuove esigenze definite dal cambio di destinazione d’uso e dagli standard dell’ospitalità internazionale di alto livello grazie a una rifunzionalizzazione degli spazi, senza mai perdere il legame con la storicità del luogo e la sua essenza attraverso un design molto curato nei dettagli, prevalentemente custom su disegno dello Studio Marco Piva, che coniuga storicità e contemporaneità.
Non poteva che essere il viaggio il filo conduttore del progetto e oggi l’identità dell’hotel a 5 stelle che rappresenta una delle strutture premium del brand Radisson. Un viaggio nello spazio e nel tempo, un percorso che da Milano arriva in ogni capo del mondo e che dal passato si riconnette al presente per programmare il futuro, un veicolo che consente di traghettare l’anima sofisticata ed elegante del palazzo nel ventunesimo secolo.
Un gioco di rimandi e significati che caratterizza tutto l’hotel, un equilibrio tra elementi originali della costruzione e nuovi arredi, complementi, finiture e dettagli che definiscono un lusso evoluto, uno stile curato ed elegante, pensato per turisti contemporanei che vogliono abbinare leisure, relax e cultura.

Come se fosse sempre stata lì

Una scala custom made, nuova, ma che si impone come una presenza amica, conosciuta, storica. La Divisione Contract di Fontanot ha realizzato la scala custom made che collega due livelli posizionandosi tra la libreria del Touring Club Italiano e il Bistrot Bertarelli e da piano terra porta a uno spazio riunioni e a un soppalco con i tavoli per il ristorante. L’elemento che si integra perfettamente con lo stile dell’ambiente, riproponendo la cromia del legno scuro e il metallo galvanizzato di tutti gli altri arredi. I gradini in massello di rovere a doga intera e la balaustra realizzata ad hoc in acciaio al carbonio color bronzo definiscono una presenza iconica ma non invadente, dalla forte personalità.

Nuovi spazi, stessa anima
La “nuova casa del viaggiatore”, così è bello immaginare l’hotel, è uno spazio articolato che ospita, oltre alle camere dislocate nei diversi piani della struttura, un piano terra occupato dalla hall con reception, dalla sala ristorante/colazione, dalla libreria, dalla Touring Club agency, dal Touring Club office. Spazi fluidi, dinamici, continui e senza confini, ambienti che creano una connessione osmotica tra interno ed esterno, luoghi accoglienti dall’immagine coordinata grazie al progetto di ogni arredo o complemento come gli apparecchi di illuminazione realizzati su disegno dei progettisti. Dettagli che fanno la differenza perché nati da un progetto coerente e coordinato, da un segno sofisticato ed elegante che è nella cifra stilistica di Marco Piva e nell’identità di Radisson. Ad aggiungere valore al mood degli ambienti c’è il riferimento costante alla storia della location e la cura di particolari che rimandano ai temi fondanti dell’attività del Touring Club Italiano. Come il segno del cerchio, ricorrente in tutto l’albergo ed evidente nell’illuminazione decorativa, che richiama l’idea del mappamondo, degli assi cartesiani e della ruota della bicicletta con il suo movimento dinamico. O come l’utilizzo della pelle per tutte le testate letto che rimanda alla configurazione delle sedute nei vagoni dei treni, mentre alcuni inserti materici e dettagli di arredo riportano all’iconografia della valigia.

Tecnologia e stile con la ceramica

Le lastre ceramiche di Florim sono state utilizzate nei preziosi rivestimenti dei bagni dell’hotel, oltre che nelle pavimentazioni. L’infinita gamma di proposte dell’azienda ha permesso ai progettisti di interpretare il concetto di lusso per uniformare anche questi ambienti al mood del progetto. La riproposizione dell’immagine dei materiali naturali come i marmi e le pietre ha permesso di avvolgere i bagni di straordinaria bellezza ma anche di garantire prestazioni eccellenti che sono nel dna del grès porcellanato di Florim. Stones&More2.0 Sahara, Onyx&More Golden Onyx, Prexious Charimg Amber e Etoile Renoir sono alcune delle collezioni del Gruppo impiegate nell’hotel.

Da sala riunioni a suite
Si parte dalla hall, nella quale permane il rivestimento originale con le incisioni su pietra dei nomi dei soci fondatori del Club. In questo spazio arredi morbidi e confortevoli sono inseriti in un’unica grande lounge dedicata all’accoglienza, in diretta connessione con il bancone della reception. La luminosità dello spazio è garantita dalle ampie aperture vetrate che inquadrano la corte interna e portano la luce naturale nell’ambiente. La hall distribuisce la zona di accesso alle scale che portano ai vari livelli dell’edificio e al centro congressi, posizionato sempre al piano terra. Per la Meeting Industry l’hotel dispone infatti di una sala conferenze Collection, di una sala meeting Presidenziale Collection e di tre sale meeting Collection Touring, spazi flessibili e accoglienti, dotati delle più moderne tecnologie audio-video per ospitare convegni e congressi con un numero importante di partecipanti ma anche riunioni di lavoro più riservate, con un numero ristretto di persone.
Il Radisson Collection Hotel Palazzo Touring Club Milan ospita complessivamente 89 camere di cui 79 standard che comprendono Collection Room, Collection Superior, Collection Premium, a cui si aggiungono sette Junior Suite, una Suite, una Family room, una Presidential Suite.
Portali di accesso immettono nei corridoi dei diversi piani, caratterizzati da pareti rivestite con carta da parati dai toni scuri che accompagnano alle porte delle stanze sapientemente incorniciate da una boiserie in legno su disegno. Le camere presentano soffitti molto alti e un pavimento di parquet in rovere affumicato dalle svariate cromie e posato a spina di pesce, che dona eleganza e fascino in contrasto con l’interno più chiaro dei bagni caratterizzati da un rivestimento in lastre ceramiche con cromie dal bianco al grigio.


La Sala del Consiglio del Touring, collocata al primo piano, che ospitava le riunioni più importanti del club, è stata trasformata in Presidential Suite grazie in primis a un restauro meticoloso che ne ha messo in risalto la storicità e la bellezza originaria, rendendola unica nel suo genere. Uno spazio dalla dimensione multifunzionale ottenuta grazie alla divisione della zona notte e della zona giorno che ne consente l’utilizzo anche per piccoli meeting o eventi privati.
Le junior suite si contraddistinguono invece per un ampio open space e per la collocazione strategica con una splendida vista sulla città. Alcune di esse si ritrovano al quarto piano o piano loft – l’ultimo livello di camere – composto da 13 camere suite completamente diverse l’una dall’altra. Stanze che rimandano a un’immagine bohemien per la collocazione nel “sottotetto”, camere luminose di grande eleganza e fascino con soppalchi e zone di studio e lettura con uno sguardo privilegiato sui tetti di Milano.


Al piano terra gli spazi del Bistrot Bertarelli 1894 Milano, che originariamente ospitavano la storica libreria del Touring Club, sono oggi occupati da uno spazio fluido e nel quale si integrano diverse anime. Il ristorante, luogo da esplorare per un viaggio culinario e culturale, si sviluppa su due livelli ed è adibito anche a lounge bar, sala colazione, bookshop e agenzia viaggi; il layout permette di garantire al cliente una condizione inusuale di privacy e convivialità.
L’utilizzo prevalente del legno scuro impreziosito da inserti in metallo, insieme ad un’illuminazione radente, per una complessiva e avvolgente scelta cromatica, definiscono l’identità di questo spazio come una vera e propria boutique del libro.

Prendersi cura

Tutti i bagni delle camere dell’hotel, ognuno diverso dall’altro, promuovono un gioco di contrasti attraverso finiture di rivestimento di grande carattere, contraddistinti da cromie dal bianco al grigio. Per esaltare lo stile contemporaneo degli ambienti bagno, lo Studio Marco Piva ha scelto i lavabi da appoggio Strada II e i sanitari Tesi di Ideal Standard, due collezioni che si distinguono per le linee morbide, i profili discreti e il delicato minimalismo. Intrisa di energia e del senso della “cura”, la vasca rappresenta da sempre uno degli elementi chiave della stanza da bagno. Un elemento non soltanto protagonista, ma anche funzionale, un oggetto iconico, che Rexa Design ha saputo esplorare e trasformare nel corso del tempo, grazie allo studio dei materiali, delle forme e dei colori, all’evolversi del gusto e delle ispirazioni. La vasca MyPlanet con le sue linee morbide e avvolgenti e con un’immagine essenziale determinata dalla geometria pura del volume impreziosisce i bagni del Radisson Collection Hotel Palazzo Touring Club.

Senza dimenticare il benessere

Completano la dotazione di spazi comuni la corte esterna, la spa e la palestra. L’area wellness si sviluppa al piano interrato e vi si trovano la reception, gli spogliatoi, la sala trattamenti, e zone in cui sono ospitati bagno turco, sauna, doccia emozionale, macchina del ghiaccio e sala relax. Tutto l’ambiente è avvolto da toni naturali, caldi ed eleganti; gli arredi di un legno chiaro dai dettagli neri e un’illuminazione soffusa vestono l’atmosfera di serenità e relax.

Calore discreto

Il progetto dello Studio Marco Piva ha cercato, dalla grande scala fino al dettaglio, soluzioni di grande equilibrio estetico e funzionale che fossero in grado di coniugare la storia e la contemporaneità. Il radiatore Ice, di Caleido, con la sua immagine sobria e elegante, ha risposto in maniera ottimale a queste esigenze. Installato nei bagni e nelle suite dell’hotel, Ice è composto da una sottile piastra in acciaio verniciato personalizzabile in un’ampia cartella colore RAL e prevede la possibilità di applicare speciali barre portasciugamano, aggiungendo al radiatore la funzione di scaldasalviette. Le alte prestazioni, garantite dalla alla bassa inerzia termica e dal rilascio graduale del calore, permettono risparmio energetico, basse emissioni e il maggior benessere nell’ambiente bagno, sottolineando la costante attenzione di Caleido verso la massima sostenibilità e il minimo impatto ambientale.


Il Radisson Collection Hotel Palazzo Touring Club Milan è un luogo davvero unico nel cuore di Milano, un accogliente casa dei viaggiatori nella quale fermarsi un attimo e porre un freno al ritmo frenetico della metropoli, una macchina del tempo grazie alla quale ogni ospite progetta il proprio personale ritorno al futuro.

Il Grand Tour(ing) alla milanese - Ultima modifica: 2022-02-08T12:30:00+01:00 da Davide Cattaneo

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HD – Single Template - Ultima modifica: 2021-09-24T15:19:00+02:00 da Redazione Digital Farm
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