In uno scenario incantevole, il Lac Salin SPA & Mountain Resort, 5 stelle a Livigno, si prepara a inaugurare un nuovo ristorante vegetariano e vegano, lo “Stua da Legn Alta Cucina Naturale“, il primo nella località valtellinese. L’apertura è prevista per il prossimo 21 giugno.
La proposta è firmata dal giovane e talentuoso chef Andrea Fugnanesi, che lo scorso anno ha lanciato con successo il ristorante fine dining “Stua Noa”, nel centro del paese, altro fiore all’occhiello di Lungolivigno, la cui proposta gastronomica si articola in ben sei ristoranti suddivisi in due dei suoi hotel, il Lac Salin e il Concordia.
Il nuovo Stua da Legn punta ad esaltare il mondo vegetariano e vegano in chiave fine dining accogliendo i suoi ospiti in un’atmosfera calda, familiare, dove i ricercati sapori culinari si fondono con l’eleganza del legno tradizionale, nell’antica stube tipica delle baite livignasche.
Come si evince dall’estensione “Alta Cucina Naturale” nel nome del locale, la natura ha un ruolo da protagonista in tutto il concept della proposta gourmet: ogni morso è un viaggio sensoriale attraverso sapori audaci e presentazioni artistiche. Ogni piatto è un’ode alla freschezza ed alla creatività e celebra ingredienti di stagione provenienti dalla Terra.
Mission dello chef Fugnanesi è quindi “trasformare il concetto di cucina vegetale e vegana, portando in tavola emozioni e sapori sorprendenti rivisitati in chiave fine dining. Questo tipo di esperienza completerà il soggiorno di benessere di chi sceglie l’hotel Lac Salin per il relax, il buon cibo ed il contatto con la natura alpina di Livigno”.
Un menu sorprendente e appetitoso
La proposta del nuovo “Stua da Legn” prevede un ricco menu di piatti particolari, raffinati e gustosi, curati in ogni minimo dettaglio e in grado di sorprendere piacevolmente gli ospiti, anche chi non segue una dieta strettamente vegetariana o vegana.
Tra gli antipasti spicca la Scarola ripiena di pane raffermo, maionese al levistico, fondo vegetale e crema al prezzemolo; l’Uovo di selva in crosta di polenta, fonduta di caciotta di capra e tartufo nero e Verticalità Vegetale con sedano rapa, patata, ravanelli, zucchine, rapa bianca, maionese vegana alla curcuma, maionese vegana al pomodoro, maionese vegana al carbone vegetale, maionese vegana allo spinacio.
Tra i primi non può mancare il Fungo che consiste in un raviolo ripieno di patata al rosmarino, polvere di funghi, crema di funghi, consommè di funghi e crema di prezzemolo (in questo piatto lo chef interpreta il fungo in tutte le sue forme: la pasta viene fatta in casa, quindi gli viene data una forma a fungo); il piatto battezzato con il lungo nome “Come se fosse una pasta e patate” propone la “Mescafrancesca” (tipica pasta tipica del sud Italia che comprende vari tipi di pasta, ovvero tante tipologie mescolate insieme), crema di patate del territorio, bitto (formaggio DOP a pasta stagionata tipico della Valtellina), olio con bucce di patate e chips di patata vitelotte. Le proposte dei secondi piatti sono altrettanto intriganti: Sedano rapa all’ arancia; Spiedo di barbabietola in varie consistenze; Terrina di patata, radice di prezzemolo, erborinato di capra.
I dessert sono una dolce sinfonia: Crêpes suzette con succo di limone e arancia, Alpincello (liquore prodotto in Valchiavenna da erbe con sentori di limone coltivate in azienda lasciate in infusione per dare il giusto sapore) o Grand Marnier, accompagnata dal gelato al mirtillo della Valtellina fatto in casa; Soufflé al cioccolato con gelato alla panna; Macedonia con pesca arrostita, albicocca flambata al cognac, marmellata d’arancia, gelatina al mirtillo, coulis di fragola, gelato mela verde e basilico, mela vetrificata e salsa al kiwi; Panna cotta al latte di mandorla, fava tonka e confettura di peperone.