Un nuovo brand pensato per il long staying. Lo ha messo a punto Hilton con il “Project H3”, che punta a diventare il nuovo benchmark nel settore dei soggiorni di medio e lungo periodo.
Il progetto, sviluppato negli Stati Uniti e per il momento rivolto al mercato domestico, trae origine dalle ricerche di Hilton, che vedono nei viaggiatori alla ricerca di appartamenti un target oggi “altamente svantaggiato”, mentre potenzialmente potrebbe garantire prenotazioni da 20 o più notti.
“Il nostro obiettivo è quello di servire qualsiasi ospite, in qualsiasi parte del mondo, per qualsiasi esigenza di viaggio possa avere, e questo nuovo marchio rappresenta un’ulteriore opportunità per ampliare il nostro portafoglio fornendo al contempo il servizio affidabile e amichevole che i nostri clienti si aspettano“, spiega il presidente e ceo di Hilton Chris Nassetta.
Project H3 by Hilton entra in portfolio nella fascia lower midscale: negli hotel del brand, gli ospiti troveranno camere in stile appartamento, con cucine completamente attrezzate e quattro diverse aree in cui riposare, lavorare, cucinare e rinfrescarsi.
Le strutture avranno una lobby iperfunzionale, detta “The Hive“, oltre a lavanderia, palestra e patii all’aperto attrezzati con barbecue, un focolare comune e aree relax.
Secondo Kevin Jacobs, chief financial officer e presidente dello sviluppo globale di Hilton, “il progetto H3 ha un incredibile potenziale di crescita, dal momento che va ad attingere in un mercato in rapida espansione e poco servito“.
La catena ha riferito di avere già sul tavolo più di 100 possibilità di sviluppo. Di recente anche Marriott International ha introdotto un prodotto simile, ma orientato al segmento del lusso, Apartments by Marriott Bonvoy.
