Il Regno Unito interviene in aiuto del turismo e abbassa l’Iva al 5 per cento

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Per rilanciare il turismo e di conseguenza l’intera economia del Paese, il governo inglese ha deciso di abbassare l’Iva dal 20 al 5 per cento per le strutture ricettive, i ristoranti, i caffè, i pub (esclusa la vendita di alcolici), il cibo da asporto e per le attrazioni turistiche come teatri, fiere, parchi divertimento, concerti, mostre, musei, cinema (sono esclusi gli eventi sportivi). La misura sarà in vigore dal 15 luglio 2020 al 12 gennaio 2021. Il costo del provvedimento è pari a 4 miliardi di sterline.

Oltre al taglio dell’Iva, per tutto il mese di agosto i ristoranti del Regno Unito praticheranno uno sconto del 50 per cento sui pasti offerti. La differenza scontata al cliente sarà a carico del governo. In sostanza – senza dichiararlo pubblicamente perché molte imprese inglesi si occupano di turismo outgoing -, il Regno Unito intende incentivare il mercato turistico interno, ovvero fare in modo che gli inglesi prenotino le vacanze nel proprio Paese anziché recarsi all’estero.

Il cancelliere Exchequer Rishi Sunak ha dichiarato che il governo spenderà 30 miliardi di sterline per tagliare le tasse per far ripartire l’economia e di conseguenza favorire il ritorno alla normalità e all’occupazione. Ad ottobre infatti scade il sostegno stanziato dal governo inglese per i lavoratori, le aziende dovranno riassumersi l’onere delle buste paga dei propri dipendenti.

Il Regno Unito interviene in aiuto del turismo e abbassa l’Iva al 5 per cento
- Ultima modifica: 2020-07-10T19:10:14+02:00
da Redazione

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