Secondo i dati sull’andamento del turismo diffusi dall’Istat, il 2023 per il Belpaese è stato un vero anno da record, con oltre 134 milioni di arrivi e 451 milioni di presenze nelle strutture ricettive disseminate lungo la Penisola.
I valori più elevati osservati da sempre dalle rilevazioni sul turismo, rimarca Istat, superiori quindi a quelli pre-pandemici del 2019, con un +3milioni di arrivi (+2,3%) e +14,5milioni di presenze (+3,3%). Rispetto al 2022 si stima una crescita complessiva degli arrivi del 13,4% e delle presenze del 9,5%.
Un altro fenomeno registrato è che non solo gli stranieri sono tornati in Italia, ma come accadeva prima del covid sono superiori alla clientela italiana: il 52,4% delle presenze turistiche è composto da clienti non residenti in Italia. I territori con la maggior presenza di turisti stranieri sono la provincia di Bolzano (70,6%), Veneto (69,3%), Lazio (64,2%) e Lombardia (62%). In tutte le regioni del Mezzogiorno, ad eccezione della Campania, la clientela turistica è in maggioranza italiana.
Un altro dato che si evince è che il settore extra-alberghiero è in crescita, con un +16,9% di arrivi e un +11% di presenze rispetto al 2022, superando l’incremento registrato dal settore alberghiero (+11,5% e +8,1%).
Le regioni italiane che hanno incrementato di più le loro performance turistiche nel 2023 rispetto all’anno precedente sono Lazio e Lombardia per il boom di presenze turistiche registrate città di Roma e Milano.
Questi dati sono provvisori ma con un buon livello di affidabilità perché ottenuti incrociando quelli statistici della Rilevazione ufficiale dell’Istat con i dati del Ministero dell’Interno, ovvero quelli che le strutture ricettive sono obbligate a comunicare alla Polizia di Stato.
Veneto la meta più gettonata, al Sud vince la Campania
Dall’analisi dell’Istat emerge che nel 2023 l’area italiana che ha performato meglio è il Nord-est, dove si concentrano circa 177 milioni di presenze, pari al 39,2% del totale nazionale; seguono il Centro (24%) e il Nord-ovest (17,7%). La regione con il maggior numero di presenze è il Veneto (15,9% delle presenze nazionali), seguita dal Trentino-Alto Adige (12,4%), dalla Toscana, dalla Lombardia e dal Lazio (tutte di poco superiori al 10%). La prima regione del Mezzogiorno è la Campania, con il 4,5% delle presenze nazionali (poco più di 20 milioni di presenze).
In termini di variazioni rispetto al 2022, come detto sopra, le regioni che registrano un incremento delle presenze superiore alla media nazionale (+9,5%) sono il Lazio (+25,3%), la Lombardia (+16,8%), seguite da Sicilia (+13,9%), Campania (+13,3%) e Valle d’Aosta (+11%); tali incrementi – sottolineano dall’Istat – sono in parte determinati dalla ripresa dei flussi turistici nelle grandi città. Una crescita più contenuta, con valori inferiori a 3 punti percentuali, interessa le Marche (+0,6%), l’Abruzzo (+2,2%) e l’Emilia-Romagna (+2,7%).
Rispetto al 2019, cioè ai valori pre-pandemici, le regioni in cui le presenze turistiche sono aumentate maggiormente – con incrementi superiori al 10% e decisamente più ampi della media nazionale (3,3%) – sono Lazio, Lombardia e Sicilia. Non hanno ancora recuperato, invece, i livelli del 2019 solo sette regioni: il Molise (-2%), l’Emilia-Romagna (-2,9%), il Piemonte (-3,2%), la Toscana (-4,3%), la Campania (-8,7%), la Basilicata (-15,1%) e la Calabria (-18,3%).