L’ospitalità ripensata (e premiata!)

Nella serata del 25 novembre si è tenuta la cerimonia di premiazione della seconda edizione italiana del TOP ID Award. A ricevere il prestigioso riconoscimento sono stati gli Architetti Marcello Ceccaroli di Studio Ceccaroli, Andrea Viganò e Marco Vismara di Studio D73 e André Staja di GaS Studio
Nella serata del 25 novembre si è tenuta la cerimonia di premiazione della seconda edizione italiana del TOP ID Award. A ricevere il prestigioso riconoscimento sono stati gli Architetti Marcello Ceccaroli di Studio Ceccaroli, Andrea Viganò e Marco Vismara di Studio D73 e André Staja di GaS Studio

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Dal 2020 Newh – The Hospitality Industry Network, ovvero la rete internazionale impegnata a fornire formazione, leadership development e opportunità di business esclusivamente per il settore dell’hospitality, ha una sede a Milano, che si è aggiunta alle altre sedi europee di Londra e Parigi. Così, lo scorso 25 novembre, sono stati assegnati per l’Italia, per la seconda volta, i premi del TOP ID Award, il riconoscimento ideato nel 2012 negli Stati Uniti con l’obiettivo di premiare le migliori realtà nel campo della progettazione e dell’interior design per l’hospitality industry, favorendo il dialogo diretto e i momenti di confronto allargato fra i diversi interlocutori del settore.

Quest’anno il prestigioso riconoscimento è stato assegnato a studi che rappresentano un punto di rottura con il passato, per ripensare il concetto di hospitality alla luce di una realtà in continuo rinnovamento.

“Ancora prima di appoggiare la matita sul foglio cerco di isolarmi da tutto e creo nella mia mente il percorso ipotetico del cliente che arriva in Hotel. Immagino un’atmosfera fatta di forme, colori, percorsi e profumi, che si mescolano per poi diventare, un segno dopo l’altro, un progetto su carta”. Così l’Architetto Marcello Ceccaroli spiega il suo percorso creativo: “ho iniziato a lavorare nel 1994 e dopo 27 anni il mondo alberghiero è completamente diverso, a cominciare dagli spazi, non più statici ma dinamici come ad esempio il bagno in open space, per arrivare agli ambienti comuni che si trasformano a seconda dell’evento che ospitano”. L’architetto conclude: “Il TOP ID Award è un riconoscimento molto apprezzato soprattutto perché arriva da un network internazionale specializzato nel settore hospitality. È per me uno stimolo importante a continuare a progettare luoghi che oltre alla bellezza e alla funzionalità, siano anche abitati da un’anima in grado di conquistare l’ospite”.

“Da qualche tempo Studio D73 riflette sui cambiamenti nella concezione della progettazione di spazi per l’hospitality, che sempre più rappresentano il cuore pulsante delle città, luoghi di aggregazione, fulcro di servizi esclusivi, da inserire armonicamente nel contesto di appartenenza. Il progetto Re delle Alpi è un esempio virtuoso di lungimiranza: la Proprietà ha acconsentito a sviluppare un intervento di ristrutturazione in grado di innovare e ripensare una struttura storica, rendendola un gioiello di classe nel cuore delle Alpi”, si esprimono così gli architetti Vismara e Viganò, Ceo & Founder dello Studio D73, che proseguono spiegando: “ll mercato oggi richiede una visione multidisciplinare e uno sviluppo di competenze specifiche e mirate, per cui far parte di una rete di professionisti qualificati è per noi molto importante. Newh ci permette di entrare in contatto con le eccellenze del nostro settore, creando relazioni di fiducia e permettendoci di costituire un gruppo di lavoro di alto livello. Siamo onorati di ricevere questo premio, la nostra vittoria va a tutti gli architetti e designer di Studio D73, che ogni giorno mettono la loro creatività e il loro talento nella progettazione di opere uniche”.

“Per noi progettare significa rispondere alle priorità del nostro cliente e dei suoi clienti, in termini di stile, confort, raffinatezza. Ma è anche vivere nel nostro tempo, tenendo al centro le priorità di oggi: sostenibilità, tutela dell’ambiente, condivisione e valorizzazione di esperienze e stili di vita tipici del luogo che ospita il progetto. Ecco l’anima di Casa di Langa”. Queste le parole degli architetti André Straja (GaS Studio) e Aldo Parisotto che con Parisotto+Formenton Architetti ha collaborato al progetto. Gli architetti proseguono affermando: “Il mondo dell’hotellerie ha subito grandi cambiamenti in breve tempo, con l’arrivo sul mercato di iniziative private, flessibili e molto appetibili per il cliente finale. Per questo occorre che il mondo dell’hospitality “tradizionale” offra esperienze uniche e selezionate, inaccessibili alla concorrenza privata, valorizzando capacità, qualità e professionalità del settore”. Gli architetti commentano così il premio ricevuto: “Ottenere riconoscimenti per il nostro lavoro è fondamentale per il piano di crescita che abbiamo in mente e il TOP ID Award è una prova autorevole delle potenzialità della partnership tra GaS Studio e Parisotto+Formenton Architetti”.

Da questo momento i tre studi sono a tutti gli effetti parte di un circuito globale di firme di eccellenza del mondo dell’hotellerie di alta gamma, che comprende nomi come Gensler, Chil Interior Design, Cu futuro, Goddard littlefair e, dopo l’edizione dello scorso anno, anche CaberlonCaroppi Italian Touch Architects, Studio Apostoli e Studio Marco Piva.

L’ospitalità ripensata (e premiata!) - Ultima modifica: 2021-11-29T17:15:49+01:00 da Redazione

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